“Borghi storici”, Osidda e Porto Rotondo al centro degli studi dell’Università di Cagliari
Ha preso il via ufficialmente lo scorso 6 novembre il progetto “Borghi storici e influenze culturali nell’architettura contemporanea d’autore degli insediamenti turistici costieri in Sardegna. I Casi di studio Osidda e Porto Rotondo“. L’iniziativa, promossa dal dipartimento Ingegneria Civile, Ambientale e Architettonica dell’Università di Cagliari, prevede la collaborazione – già siglata con un protocollo di intenti –, dei Comuni di Osidda e di Olbia, del Consorzio di Porto Rotondo, della Fondazione Porto Rotondo e del Distretto 2080 Rotary.
Previsto, inoltre, il coinvolgimento del Ministero per la Cultura, della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, degli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti della Sardegna e altre istituzioni.
L’obiettivo del lavoro, articolato in un percorso didattico e di ricerca, sarà quello di «investigare il rapporto tra le radici culturali dei borghi storici del nord Sardegna e i nuovi insediamenti costieri, con particolare attenzione all’uso costruttivo e decorativo del granito». In questo contesto, sono stati individuati quali «casi studio pilota, il centro storico di Osidda e l’insediamento d’autore di Porto Rotondo, anche nell’ottica di fornire un contributo scientifico al riconoscimento culturale dei due contesti territoriali e di promuoverne le relazioni culturali e la valorizzazione integrata».
Nello specifico, per quanto riguarda Osidda (219 abitanti), lo scopo è quello di costruire itinerari archeologi, architettonici-ambientali, artistici e naturalistici, anche sotto il profilo di un programma di conservazione e valorizzazione integrata delle risorse culturali del paesaggio storico. Tra gli altri propositi, l’individuazione delle problematiche connesse alla sostenibilità energetica del patrimonio pubblico e residenziale e lo studio della componente illuminotecnica per la valorizzazione notturna delle emergenze culturali con la costruzione di linee guida.
Con riferimento a Porto Rotondo (frazione di Olbia) l’obiettivo è invece quello di creare un itinerario degli spazi urbani d’autore, storicizzati e inclusi nel primitivo progetto insediativo, in grado di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale, quale la storia, i personaggi e gli artisti che ne hanno caratterizzato l’identità. Tutto questo anche attraverso la toponomastica, la documentazione – compresa quella multimediale –, l’individuazione di punti di aggregazione per eventi e spettacoli, la creazione di punti didattici e informativi per la valorizzazione delle architetture d’autore, delle quinte urbane “storiche“, del verde e dell’ambiente costiero, ma anche per la“narrazione letteraria della storia dei luoghi“.
Infine, si cercherà di sviluppare elementi di riconnessione tra i due borghi e il paesaggio storico, con particolare attenzione per le sue componenti archeologiche (prenuragica, nuragica e romana), in una riflessione critica e di valorizzazione di un percorso dell’arte integrato.
Il progetto si articolerà in due fasi. La prima, già avviata, da ottobre a dicembre 2021, dove sono previste attività laboratoriali degli studenti della Laurea Magistrale in Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari, con la partecipazione di esperti, istituzioni e personalità locali. In questo periodo sarà predisposto, inoltre, un dossier conoscitivo, contenente la sintesi storico-descrittiva, la cartografia di base e gli estratti bibliografici e documentari.
La seconda fase, da dicembre 2021 a maggio 2022, sarà invece interessata dall’attività di ricerca, condotta da docenti e ricercatori borsisti, per la costruzione delle linee guida per la valorizzazione dei siti oggetto di studio e la pubblicazione dei risultati. Il lavoro sarà presentato nella conferenza conclusiva che si terrà nei giorni 20-21-22 maggio 2022.
Foto di copertina: centro storico di Osidda