Borse di studio, Roberto Deriu (PD): «I sardi finalmente tutelati»
Adeguate dalla Giunta regionale le borse di studio con gli importi previsti dallo Stato e dal PNRR. «Evitata disparità di trattamento tra gli universitari che studiano in Sardegna e quelli che studiano nel resto d’Italia».
«Finalmente la Giunta regionale ha ascoltato le nostre richieste e ha deciso di incrementare il proprio impegno economico per sostenere gli studenti universitari nel loro percorso di studi».
Così Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito Democratico, in riferimento all’annuncio da parte della Regione sull’aumento degli importi delle borse di studio per l’anno accademico 2022/2023 a favore degli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi.
Gli importi sono stati aggiornati, come previsto dal decreto ministeriale del 17 dicembre 2021, e definiti in 6.157 euro per lo studente fuori sede, 3.598 euro per lo studente pendolare, 2.481 per lo studente in sede.
«Dopo i numerosi solleciti degli studenti e dopo la nostra mozione – prosegue Deriu – la Giunta regionale si è mossa e ha deciso di adeguare le borse di studio con gli importi previsti dallo Stato e dal PNRR, evitando di creare così una grave disparità di trattamento tra gli universitari che studiano in Sardegna e quelli che studiano nel resto d’Italia. Aumentare il sostegno nel diritto allo studio, però, deve essere un aspetto automatico all’interno di una Regione che funziona, non bisogna sempre aspettare che gli studenti scendano in piazza a manifestare per i loro diritti».
«Ora – precisa il consigliere del PD – vigileremo affinché ci siano i fondi per fare ciò che si promette e che tutti gli atti amministrativi vengano compiuti nei tempi necessari. Il diritto allo studio sarà più tutelato adesso che nell’ERSU c’è finalmente un CdA, espressione democratica di tutte le componenti dell’Università e della Regione. Un passo avanti che fa coincidere rispetto delle regole, democrazia e migliori servizi per le studentesse e gli studenti», conclude Roberto Deriu.
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