• 21 Novembre 2024
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Botta e risposta tra Todde e Solinas sulle delibere «dell’ultimo minuto»

Solinas e Todde
La neo eletta presidente richiama il governatore uscente, invitandolo a «limitarsi all’ordinaria amministrazione». Solinas: «Se vuole proprio parlare di richiami, salendo in cattedra, inviterei Alessandra Todde in primo luogo a documentarsi meglio prima di lanciare i suoi strali».

CAGLIARI | 1 marzo 2024. Botta e risposta tra la presidente della Regione in pectore Alessandra Todde e il governatore uscente Christian Solinas. A dare fuoco alle polveri l’ex viceministra del M5S che, richiamando Solinas a un «doveroso rispetto istituzionale», invita lui e la sua giunta a sospendere «immediatamente le delibere inopportunamente adottate» e a limitarsi «all’ordinaria amministrazione». «Lo avevo già denunciato nei giorni scorsi – ricorda Todde – e sono obbligata a farlo nuovamente». Immediata la risposta del segretario del Partito Sardo d’Azione: «In una situazione di divaricazione così palese della società sarda sul voto, sarebbe più opportuna un po’ più di umiltà e di prudenza nelle affermazioni».

«Nelle ultime ore di campagna elettorale – prosegue nel suo attacco Todde – la giunta Solinas si è riunita tre volte e ha adottato oltre 200 nuove delibere. Molte di queste, ad una settimana dalla loro approvazione, non sono neanche visibili dai cittadini sardi che vengono appositamente tenuti all’oscuro».

«Sono riuscita a leggere, grazie anche agli organi di stampa – spiega Todde –, cosa hanno inserito all’interno di questa infornata di provvedimenti dell’ultimo minuto: nomine, proroghe di incarichi, piani e programmi che impegnano l’amministrazione per i prossimi anni. Hanno addirittura dato il via libera a una programmazione del fondo di coesione per oltre 2 miliardi di euro. Credo che sia estremamente scorretto che una giunta uscente, scaduta e sconfitta, possa definire tutto ciò senza vergogna e senza rispetto dei cittadini e delle cittadine.

La maggior parte di questi atti non è urgente e non è legata ad adempimenti di legge. È gravissimo che una giunta uscente, che dovrebbe attenersi agli atti di ordinaria amministrazione, decida di fare tutto ciò senza che nessuno possa fare niente. Solinas ha avuto 5 anni per programmare e investire le risorse che aveva a disposizione e siamo tutti consapevoli di come è andata a finire.

Non appena saremo ufficialmente operativi, in attesa dei tempi di legge e delle prassi amministrative – conclude Alessandra Todde –, controlleremo tutto ciò che è stato fatto all’oscuro e sulle spalle dei sardi in queste ultime ore».

La risposta di Christian Solinas

«Se vuole proprio parlare di richiami, salendo in cattedra, inviterei Alessandra Todde in primo luogo a documentarsi meglio prima di lanciare i suoi strali. Infatti, il centrosinistra nella scorsa legislatura con la giunta Pigliaru non si limitò a deliberare 147 volte in due sedute precedenti alle elezioni del 24 febbraio 2019, ma si riunì addirittura dopo il voto ed una sonora sconfitta per altre due volte, il 5 e il 14 marzo, adottando ben 63 deliberazioni per un totale di 210 atti! Nessuno si stracciò le vesti.

Occorrendo, però, potremmo farlo pure oggi e ricordare ogni singola delibera di allora. Sulla sconfitta della giunta uscente la inviterei invece ad essere più prudente, non solo perché seppure verrà certificata la sua vittoria per qualche centinaio di voti sul candidato del centrodestra non deve dimenticare che il suo campo largo rappresenta nella realtà la minoranza dei sardi, distaccato come è di oltre 42.000 voti dal centrodestra. In una situazione di divaricazione così palese della società sarda sul voto, sarebbe più opportuna un po’ più di umiltà e di prudenza nelle affermazioni.

A breve potrà dimostrarci tutta la sua competenza e la sua bravura nel reperire, programmare e spendere in modo virtuoso le risorse del suo ciclo di programmazione. Buon lavoro!», conclude Solinas.

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