Buddusò, Giovanni Pudda e Sebastiano Marrone ammessi agli Ordini Sacri
BUDDUSÒ. Mercoledì 14 luglio, nella chiesa parrocchiale di Santa Anastasia a Buddusò, si è celebrata una Santa Messa nella quale i seminaristi Giovanni Pudda e Sebastiano Marrone sono stati ammessi tra i candidati al Diaconato e Presbiterato. In quella che è la manifestazione pubblica della volontà di accogliere la vocazione al ministero ordinato e l’impegno a prepararsi in maniera adeguata per quando riceveranno il sacramento dell’Ordine.
La celebrazione, presieduta dal vescovo di Ozieri Corrado Melis e concelebrata dal parroco di Buddusò don Angelo Malduca, da don Francesco Mameli (padre spirituale del Seminario regionale) e da altri sacerdoti della Diocesi e del Seminario regionale, ha visto la partecipazione di molti fedeli della comunità che hanno voluto sostenere Giovanni e Sebastiano con la preghiera e l’affetto. Una vicinanza che dà senso alla tradizione che vuole il rito dell’Ammissione celebrato proprio nel paese di origine, un modo per ricordare come la vocazione cresce, nasce e si cura all’interno della comunità cristiana di provenienza.
Al termine della funzione religiosa il parroco don Angelo ha ringraziato il Signore per la gioia che la comunità ha vissuto con il rito di Ammissione di Giovanni e di Sebastiano. «Ci sentiamo benedetti e amati in una maniera del tutto particolare – ha detto il parroco –. Non è frequente che due giovani in una comunità parrocchiale accolgano il dono della vocazione al Sacerdozio. Dio ci sta manifestando veramente i segni di un amore grande».
Don Angelo poi non ha mancato di ringraziare per la presenza i sacerdoti, i diaconi e i seminaristi del Seminario regionale e diocesano e in particolare il vescovo Corrado, quale strumento di questo dono. «La sua presenza, le sue parole, ci hanno aiutato a comprendere il senso della liturgia che abbiamo celebrato e ci spronano a promuovere e ad aver cura delle vocazioni».
«La primavera vocazionale che sta vivendo la nostra Diocesi in questo tempo di grazia è un altro motivo di gratitudine al Signore – ha aggiunto don Angelo –. Ci manifesta che anche in una piccola Diocesi sono presenti tesori preziosi e ragioni per rendere grazie a Dio per la sua bontà». Un abbraccio affettuoso poi don Angelo lo ha voluto riservare alle famiglie, ai genitori di Giovanni e Sebastiano «che hanno sempre accompagnato con attenzione e gratitudine il cammino dei loro figli». E che «adesso stanno iniziando a trovare le risposte alle tante domande che si sono posti qualche hanno fa quando, ancora ragazzini (a 11 anni ndr) sono entrati nel seminario di Ozieri».
Nel ringraziare Giovanni e Sebastiano, il parroco di Buddusò ha sottolineato loro come ci sia ancora strada da fare, ma che il «tempo passa in fretta» ed è per questo che è «importante viverlo con intensità e come periodo propizio per prepararsi al Ministero».
«Come comunità – ha concluso don Angelo – auguriamo loro, soprattutto, di lasciarsi sempre attraversare dal fuoco della passione che sta al cuore di Gesù, vivendo questo tempo di formazione in grande comunione con Lui, cercando di conoscerlo sempre meglio e di amarlo sempre più».