Cagliari. Festival Emilio Lussu, allo scrittore messicano Paco Ignacio Taibo II il premio alla carriera
Gli altri premi sono andati a Paolo Colagrande, Adriano Prosperi, Mauro Tetti e Marco Galli. Il ricco programma del festival prosegue fino al 5 ottobre.
CAGLIARI. “Scrittore appassionato, sulle ali di un’utopia creativa, sempre teso a rincorrere il sogno di un mondo migliore a misura d’uomo attraverso la militanza e la partecipazione, impegnato nel sociale in difesa dei diritti dei lavoratori e degli ultimi”. Con queste parole la giuria dell’VIII Festival Premio Emilio Lussu, sabato sera (1 ottobre) ha consegnato il Premio alla Carriera all’autore letterario, giornalista e saggista messicano Paco Ignacio Taibo II nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, a Cagliari, definendolo “maestro del romanzo giallo in America Latina e instancabile indagatore di fatti storici”.
Come ha dichiarato la direttrice organizzativa del prestigioso evento letterario, Patrizia Masala, durante la lettura delle motivazioni: “I suoi romanzi e i suoi saggi sono tradotti e letti in tutto il mondo e raccontano la società e le perverse dinamiche del potere. Come per Emilio Lussu a cui il Festival è dedicato, l’universo di Paco Taibo II ruota intorno alla scrittura e alla politica, perché la scrittura è un modo per fare politica”.
“Tutto il contrario”, si è affrettato a ribattere Taibo II con un sorriso sornione, esprimendo una profonda simpatia che ha catturato fin da subito l’attenzione del pubblico: “È la politica un modo per fare scrittura”. Dopo aver ricevuto il premio, un’opera dell’artista Giampaolo Mameli di San Sperate rappresentante un busto di Lussu, Taibo ha scherzato a lungo con il pubblico e gli organizzatori. Sul palco della sala, il dialogo è proseguito con il direttore artistico Alessandro Macis, con Guido Conti e Ángel De La Calle, presidenti delle due giurie internazionali del premio letterario organizzato dall’associazione l’Alambicco: “La vera rivoluzione, oggi – ha affermato lo scrittore – va fatta attraverso i libri”.
A dare avvio alla serata è stata la premiazione per la Narrativa edita, conferita allo scrittore e avvocato piacentino Paolo Colagrande e al suo libro “Salvarsi a Vanvera” (Einaudi 2022), ambientato durante la seconda guerra mondiale. Il romanzo, venato di sottili ironie e di un umorismo di grande forza espressiva, narra la storia dell’ebreo Aride Mestolari che, per salvare la vita propria e di un intero paese, organizza una beffa ai danni dei nazisti. Nelle motivazioni – lette dalla giornalista Manuela Ennas, componente della Giuria internazionale per la Narrativa edita – si tratteggia la figura di un autore che ha saputo trovare una sua voce originale in una tradizione letteraria padana, che va da Cesare Zavattini a Tonino Guerra.
A catalizzare l’attenzione dei presenti è stato quindi l’intervento profondo e disincantato di Adriano Prosperi, docente emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, al quale è stato conferito il Premio per la Saggistica edita per il suo volume “Un tempo senza storia”, edito da Einaudi. Prosperi ha sottolineato come i più grandi insegnamenti per l’amore della storia e della conoscenza gli siano arrivati dalla Sardegna, in primis dalla lezione di Lussu e immancabilmente da Gramsci, e quindi da un casuale e provvidenziale incontro con i superstiti sardi di Marcinelle.
“Con il suo stile limpido e appassionato – ha affermato Raniero Speelman nella lettura delle motivazioni – Prosperi denuncia la perdita dei meccanismi sociali che consentono il passaggio dei valori e delle conoscenze da una generazione all’altra, della memoria intesa come ricchezza di esperienze, di valori e di umanità, che sono le solide fondamenta per costruire il futuro non solo di un singolo individuo ma di una intera nazione”.
La giuria internazionale per la Narrativa e Saggistica Edita, presieduta da Guido Conti e composta, oltre che da Manuela Ennas e Raniero Speelman, anche dall’accademica Miruna Bulumete dell’Università di Bucarest e dal giornalista Bruno Quaranta, ha quindi consegnato la Menzione speciale Narrativa giovani per “Nostalgie della terra”, Italo Svevo edizioni, allo scrittore sardo Mauro Tetti.
Marco Galli ha infine ricevuto il premio per la Narrativa edita a fumetti con la sua opera Il nido, edita da Coconino Press, dalla giuria internazionale presieduta dal fumettista spagnolo Ángel De La Calle e composta dal critico del fumetto Mario Greco, dal fumettista Sandro Dessì e dallo sceneggiatore Bepi Vigna.
Un appello è stato lanciato da Guido Conti sul valore dei festival letterari, che “sono un veicolo straordinario per selezionare buoni libri e quindi un forte invito per il pubblico a innamorarsi della buona lettura”.
IL PROGRAMMA DI DOMANI. Il festival, che proseguirà fino a mercoledì prossimo, lunedì 3 ottobre coinvolgerà gli studenti delle Scuole superiori di II grado. Il segmento “Memoria e coscienza civile” prenderà il via a partire dalle 9 del mattino con la presentazione del libro “Primo Levi. Il laboratorio della coscienza” (Interlinea, 2022) di Giovanni Tesio, impreziosita dalle letture di Elisabetta Baldussi. L’autore dialogherà con Guido Conti e risponderà alle domande del pubblico e degli studenti.
Alle 11.30 l’appuntamento è al Centro Internazionale del Fumetto /AMI Archivio Multimediale dell’Immaginario, in Via Falzarego n. 35, per una speciale visita alla Mostra permanente e l’incontro con gli ospiti del festival, sotto il coordinamento di Bepi Vigna.
La sezione “Memoria e coscienza civile” riprende alle 17 omaggiando lo scrittore Beppe Fenoglio nel centenario della nascita. A rievocarne i tratti salienti della vita e le opere di partigiano, scrittore e traduttore piemontese sarà Guido Conti, in un dialogo partecipativo con il pubblico.
Subito dopo Gian Giacomo Ortu presenta il volume di cui è curatore “Emilio Lussu civilis homo” (Ticinum Editore, 2021) assieme agli autori dei diversi saggi. Alle 19 la serata si conclude con la presentazione del libro “Le conseguenze economiche delle leggi razziali” (Il Mulino, 2022) di Ilaria Pavan, che risponderà alle domande di Cecilia Novelli, intervallate dalle letture di Andreina Del Raso.
Il festival è organizzato dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito.
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