Cagliari, risarcimento da oltre 1 milione di euro per la famiglia di un paziente morto per malasanità
Il Tribunale del capoluogo ha riconosciuto la responsabilità della struttura sanitaria in cui era ricoverato per violazione dei protocolli diagnostici e terapeutici.
CAGLIARI | 16 gennaio 2025. Un risarcimento di oltre 1.100.000 euro è quello ottenuto dalla famiglia di un 75enne cagliaritano, deceduto nel 2021 in ospedale a seguito delle complicazioni del trattamento di un’occlusione intestinale. Il Tribunale di Cagliari, dopo una lunga e complessa istruttoria, ha riconosciuto la responsabilità della struttura sanitaria per violazione dei protocolli diagnostici e terapeutici. È stata infatti accertata la mancanza di prudenza, diligenza e perizia da parte dei medici coinvolti.
Tra il 2020 e il 2021, l’uomo era stato sottoposto a cinque interventi chirurgici in un breve arco di tempo, in occasione dei quali sono emerse gravi negligenze nella gestione del quadro clinico. «Secondo quanto accertato dai consulenti tecnici nominati dal Tribunale – spiega l’avv. Gabriele Chiarini, che ha seguito il caso –, si sono verificate diagnosi tardive delle complicazioni post-operatorie, errori nella gestione delle procedure chirurgiche, nonché insufficiente monitoraggio del decorso post-operatorio. Particolarmente critica è stata la gestione di una lesione iatrogena alla via biliare: un errore che ha contribuito in modo determinante all’insorgenza di complicazioni fatali. Le carenze riscontrate hanno compromesso in modo irreparabile la possibilità di recupero del paziente, determinando purtroppo il suo decesso».
«È necessario – aggiunge Chiarini – rafforzare i protocolli di sicurezza e garantire un monitoraggio più attento dei pazienti, specialmente nella gestione post-operatoria delle complicanze chirurgiche. Le strutture sanitarie devono comprendere che la responsabilità nei confronti dei pazienti va ben oltre la singola procedura. Il risarcimento ottenuto, pur significativo, non può restituire la perdita subita, anche se rappresenta un passo importante verso il riconoscimento di un diritto fondamentale di tutti i pazienti: quello di ricevere cure adeguate e conformi a standard sanitari di elevata qualità», conclude Chiarini.
Leggi le altre notizie su Logudorolive.it