Regione, salta l’incontro dei sindaci del Distretto Sanitario di Ozieri con Nieddu
Rammarico e delusione tra le file dei sindaci del Distretto Sanitario di Ozieri, per il mancato incontro con l’assessore Mario Nieddu per parlare dei diversi problemi sanitari del territorio, soprattutto per quanto riguarda la gestione dell’emergenza Covid-19 e il tracciamento contagi. – Sulle istanze dei sindaci è intervenuto anche il consigliere regionale Daniele Cocco con alcune interessanti proposte. – Spiragli sulla possibile apertura di quattro posti in terapia intensiva nell’Ospedale di Ozieri sono giunti dal dirigente Ats Flavio Sensi.
In Commissione sanità, inoltre, dove si doveva discutere sul progetto di legge 181, parole dure per l’assenza dell’esponente della Giunta Solinas sono state lanciate dal leader dell’Udc sardo, Giorgio Oppi.
CAGLIARI. Ha provocato dure reazioni da parte dei consiglieri di maggioranza, l’assenza dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu, atteso ieri mattina in commissione per discutere sul progetto di legge 181, primo firmatario il sardista Stefano Schirru, sulle “misure urgenti di sostegno alle strutture sanitarie private accreditate”. Il leader dell’Udc sardo, Giorgio Oppi, è infatti intervenuto con parole dure: «Se non è possibile discutere oggi questo testo dica allora l’assessore con certezza quando è disponibile. Sia chiaro che è compito suo e di questa giuntina essere a disposizione del Consiglio e della Commissione. Non è invece accettabile che chi non ha soldi debba pagare a prezzo pieno gli esami di laboratorio o rinunciare a farli soltanto perché è finito il budget assegnato dalla Regione».
Rammarico per l’assenza dell’assessore anche da parte di una delegazione di sindaci del Distretto Sanitario di Ozieri, giunti a Cagliari dopo aver chiesto un’audizione per discutere proprio con Nieddu sulle misure di contrasto al Covid nel Logudoro e Goceano, sui problemi di comunicazioni dati con l’Azienda di Tutela della Salute e sulla situazione della sanità nei due territori. Nella prima parte della seduta sono stati sentiti comunque dal parlamentino il sindaco di Ozieri, Marco Murgia, insieme a quello di Bono, Elio Mulas e quello di Burgos, Leonardo Tilocca. Tra le richieste avanzate dai sindaci anche il potenziamento immediato della terapia intensiva dell’ospedale di Ozieri, della quale la commissione ha registrato l’impegno del dirigente di Ats, Flavio Sensi, presente in Commissione. Sensi ha confermato di aver inviato all’assessorato alla Sanità “la richiesta per l’apertura di altri quattro posti in terapia intensiva, liberando una zona del “Segni” fino a oggi occupata dal servizio 118”.
L’intervento del consigliere Cocco in Commissione a sostegno delle istanze dei sindaci del Distretto Sanitario di Ozieri
Sulle istanze dei sindaci del Distretto Sanitario di Ozieri è intervenuto a sostegno il consigliere di minoranza Daniele Cocco (LeU) che ha rimarcato come «non sia stato ancora risolto il problema legato alla comunicazione dei dati dei contagi tra Ats e i sindaci del territorio». Una criticità ripresa anche dai sindaci di Burgos e di Bono che hanno sottolineato il fatto che a fronte di un numero imprecisato, ma superiore di pazienti positivi, ai protocolli dei Comuni arrivano comunicazioni con numeri nettamente inferiori. «Incongruenze queste «che creano disagio estremo rispetto a quella che è la funzione dei sindaci – ha spiegato Cocco –, i quali devono attivare tutte quelle procedure per mettere in sicurezza i propri concittadini».
Le Usca. «Per migliorare le comunicazioni – ha suggerito Cocco –, se è vero che le Usca sono state rinforzate bisogna fare il modo che ogni sindaco possa avere un contatto telefonico del responsabile dell’Usca con cui riferirsi direttamente». «Sarebbe utile in questa direzione – ha spiegato infatti il Consigliere – costituire una mailing list dove siano presenti medico di base, ATS e sindaco in modo tale che ogni figura possa conoscere i dati in tempo reale». «Solo così – ha sottolineato – si potrà risolve il problema del tracciamento».
L’ospedale Segni. L’esponente di LeU ha parlato poi della situazione dell’ospedale di Ozieri. «Se il Segni è davvero un ospedale no-Covid – ha spiegato – noi dobbiamo metterlo in condizioni di lavorare, e avere tutte le possibilità per funzionare al meglio». Sulla operatività della semi-intensiva Cocco ammette che «ad Ozieri ci sono solo 5 anestesisti», per cui non «sufficienti per poter garantire il servizio». Comunque sia va «riconosciuta all’ospedale di Ozieri la possibilità di potere operare a pieno regime». A riguardo Cocco si chiede se Ozieri oggi «può vantare una autonomia operativa rispetto ad Alghero».
«Vorremmo capire – ha aggiunto l’esponente di LeU – chi è l’interlocutore degli operatori e dei sindaci in questo momento ad Ozieri». «A chi devono rivolgersi?». «Mi risulta che dovrebbe arrivare un direttore sanitario, che dovrebbe essere quello di Alghero». «Mi domando se questa persona è abilitata a poterlo fare, ma se così non fosse è chiaro che si creerebbe solo confusione a discapito della qualità dei servizi e dei pazienti».
Poliambulatorio di Bono. Per quanto riguarda la situazione in Goceano, nel suo intervento Cocco ha rimarcato inoltre il fatto che il poliambulatorio di Bono «è stato depauperato di risorse, soprattutto di strutture che operavano sino a due anni fa in maniera brillante, come ad esempio la diabetologia, la dialisi e la commissione invalidi». «Non ci possiamo permettere – ha concluso Cocco, mettendo l’accento sull’ultimo punto – che i pazienti oncologici aspettino mesi per vedersi riconosciuto un diritto acquisito che loro non vorrebbero, affrontando viaggi di ore per poter effettuare una visita».
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