Canto a Tenore, parte da Scano di Montiferro la nuova serie di appuntamenti di “In Tzilleri”
Coinvolti nell’iniziativa anche Bolotana, Lodine, Bultei, Monti e Loculi.
In continuazione alla prima edizione andata in scena nel 2022 a Pattada, Padru, Orotelli e Dorgali, quest’anno sarà Scano di Montiferro a dare il via mercoledì 10 luglio alla nuova serie di “In Tzilleri, vecchi e nuovi contesti del Canto a Tenore”. L’iniziativa, che coinvolgerà anche i comuni di Bolotana, Lodine, Bultei, Monti e Loculi, è inserita le azioni programmate all’interno di “Istèrridas: ricerca, salvaguardia e diffusione della pratica del Canto a Tenore”, progetto dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (Isre) finanziato con fondi ministeriali della L. 77/2006.
I Tzilleris, sono ancora oggi per le nostre comunità importanti contesti d’incontro, di aggregazione e di scambio, che per generazioni sono stati anche la migliore palestra dei cantori. «La nostra idea – spiega Bustianu Pilosu, coordinatore della rete del Canto a Tenore – è quella di recuperare almeno in parte questi luoghi, in occasioni speciali magari, in collaborazione con i baristi e con le Amministrazioni comunali. Così questi sei incontri proposti dal progetto “Istèrridas” si presentano come un modello, un esempio da imitare in tutte le comunità, sia in modo spontaneo che organizzato».
«Appuntamenti periodici tra cantori e appassionati – aggiunge Diego Pani, responsabile tecnico scientifico del progetto – per ritrovarsi e restituire al canto a tenore quella sua funzione di aggregazione sociale, di incontro intergenerazionale aperto a tutti, per esprimersi e per dare alle nuove generazioni la possibilità di apprendere “sa moda” del paese dalla viva voce dei cantori più grandi e non solo dai dischi o da YouTube».
Il primo appuntamento, anche per rispettare la particolare tradizione montiferrina, non si terrà nei bar ma nei “comasinos” di Scano (su comasinu de sas Bàtoro Colonnas, su de Frore e su de Piu). Dalle ore 20 alle ore 22.30 con i padroni di casa del “Cuncordu sas Bàtoro Colonnas” saranno presenti mercoledì prossimo come ospiti due gruppi di canto a tenore: il “Santu Laretu” di Silanus e il “Pòpulu sardu” di Oliena.
Dal Montiferru al Marghine, “In Tzilleri” giovedì 11 farà tappa a Bolotana (sempre dalle 20 alle 22) tra i bar “La Terrazza”, “Sa Ziminera”, “Su Monumentu” e “L’Aurora” con due cuncordos locali – “Santu Bachis” e “Tottoi Zobbe” – e con ospiti “Su Hussertu de Mamujada” e il cuncordu “Sos Bator Moros” di Fonni. Gli appuntamenti proseguiranno il 17 a Lodine, il 18 a Bultei, il 23 a Monti e il 26 a Loculi.
In questi incontri – tutti senza amplificazione – saranno realizzate riprese audio e video senza nessuno che dica ad altri cosa fare e come farlo: una vera documentazione in contesto, diversa certamente da quella realizzata, ad esempio, nella fase di ricerca in luoghi riservati e protetti. Nel canto nei tzilleris, anche se in serate calendarizzate, la spontaneità la fa da padrona, prende la mano, si fa strada e libera il canto.
“Istèrridas” si inserisce sul solco tracciato da “Modas“, progetto finanziato dal MIBAC con i bando 2018 della Legge N° 77 a tutela del patrimonio immateriale Unesco, ereditandone l’attenzione per la diversità culturale e musicale e l’inclusione di questa in un percorso di ricerca omnicomprensivo di più approcci: da quelli accademici e di studio a quelli relativi alla disseminazione pubblica dei risultati e alla promozione regionale, nazionale e internazionale del bene. In primo piano, come sempre, i cantori, il loro saper fare e la cura della propria arte, oggetto di ricerche, momenti performativi, laboratori scolastici, pubblicazioni e dischi.
In copertina: “In Tzilleri” a Pattada nel 2022
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