Cena di raccolta fondi del Rotary Club Sassari Silki in favore di minori ed ex detenuti
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Il ricavato della serata è stato consegnato a don Gaetano Galia e sarà devoluto alle cooperative il Sogno e Differenze.
SASSARI | 12 febbraio 2025. Il Rotary Club Sassari Silki ha organizzato nei giorni scorsi una cena di raccolta fondi nella struttura ricettiva di San Giorgio in favore delle iniziative benefiche dirette da don Gaetano Galia. Alla serata hanno partecipato circa 100 persone tra rotariani ed amici che, per mano del presidente Alessandro Fiori, hanno consegnato l’intero ricavato direttamente al sacerdote. Il sostegno sarà rivolto in favore della cooperativa Il Sogno, comunità di accoglienza e di protezione per i minori in temporanea difficoltà, e alla cooperativa Differenze che si occupa di ex detenuti in attesa di riscatto.
Tra gli operatori del settore le due società sono considerate delle eccellenze capaci di andare incontro alle esigenze degli ospiti nel rispetto delle rigide direttive degli enti pubblici preposti. «Accogliere i minori in temporanea difficoltà e gli ex detenuti – si sottolinea dal Rotary – non è solo un impegno in loro favore ma anche una garanzia per la società che può contare su queste realtà perché a conclusione del percorso sapranno restituire alla comunità persone mature, consapevoli e capaci di integrarsi con il mondo circostante».
«Da più di dieci anni il Rotary Sassari Silki – ricorda il presidente Alessandro Fiori – collabora con don Gaetano Galia e premia il suo infaticabile impegno nel sociale e l’affetto dimostrato in favore del Club, con la convinzione che il coinvolgimento in simili iniziative possa stimolare l’altruismo e il senso civico».
Don Gaetano Galia, 64 anni, salesiano originario di Arborea, è da moltissimi anni a Sassari. Cappellano del carcere di Bancali, è il referente della Pastorale penitenziaria in Sardegna. Nel 2024 gli è stato conferito il “Candeliere d’oro speciale” con questa motivazione: «Ha svolto un lavoro prezioso per la nostra città, diventando imprescindibile punto di riferimento per i singoli, per i gruppi, per le associazioni e per le istituzioni del territorio. Guardando in controluce la sua vita, si può scorgere la somma di molte vite: quelle dei tanti sassaresi e non a cui ha teso una mano, aiutandoli a rialzarsi da una condizione di disagio verso una vita piena e indipendente. Tra di essi molti detenuti ed ex detenuti».
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