• 18 Ottobre 2024
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Centri per l’impiego, l’assessora al Lavoro Manca replica alla presidente dell’Anci Falconi

Daniela Falconi Desire Manca
Tutto nasce dall’accusa dell’esponente della giunta Todde ad alcuni sindaci che non si sarebbero presentati a una riunione per parlare del progetto Aspal per il finanziamento dei Centri per l’impiego territoriali.

CAGLIARI | 6 giugno 2024. Si accende lo scontro tra l’assessora regionale al Lavoro Desirè Manca e la neo presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) della Sardegna, Daniela Falconi. La diatriba nasce dalle accuse di Manca ad alcuni Sindaci, rei di non essersi presentati all’incontro in video conferenza convocato ieri per discutere del progetto Aspal di oltre 14 milioni di euro (da spendere entro il 31 dicembre 2025) relativo all’adeguamento strutturale e infrastrutturale dei Centri territoriali per l’impiego. L’Associazione con una nota stampa ha quindi replicato, chiedendo le scuse dell’assessora, sostenendo che i primi cittadini interessati non hanno ricevuto alcuna convocazione. A stretto giro di posta è arrivata la contro replica di Manca nella quale invita la Presidente dell’Anci a «informarsi prima di accusare un assessore regionale di dire falsità».

«Chi rappresenta i Comuni – prosegue l’Assessora – dovrebbe parlare con dati alla mano e leggere con attenzione le note stampa. Gli uffici dell’assessorato del Lavoro erano e sono a disposizione per fornire alla Falconi tutta la documentazione che attesta la ricezione del nostro invito da parte dei sindaci coinvolti nel progetto. Piuttosto, ritengo che di fronte ad una richiesta di collaborazione che questo assessorato ha rivolto ai sindaci coinvolti nel progetto di riorganizzazione dei Centri per l’impiego, proprio Anci, avrebbe dovuto chiamare i nostri uffici. Alla luce delle false accuse ricevute da parte della Presidente, attendo formali scuse».

Questa la nota stampa dell’Anci che ha acceso lo scontro: «Apprendiamo dal sito ufficiale della Regione Sardegna (leggi), ripreso da un post pubblicato sui social dall’Assessore al Lavoro, che alcuni Sindaci non si sarebbero presentati ad una riunione da lei convocata. Da una prima verifica non risulta pervenuta alcuna convocazione né alle mail dei Sindaci sardi e nemmeno all’Anci Sardegna che solitamente fa da raccordo fra istituzioni.
Ancora una volta i Sindaci vengono esposti ad una pubblica gogna per quello che sembrerebbe un semplice disguido nelle convocazioni che si sarebbe potuto risolvere con una telefonata.
Spiace constatare che questa “leggerezza” arrivi proprio da chi rappresenta le istituzioni e dovrebbe ben conoscere il lavoro che ogni giorno tutti i Sindaci svolgono per le proprie Comunità.
I Sindaci, tutti, sono a completa disposizione per utili e proficui confronti con l’Assessore e la sua struttura, per mettere a disposizione della Sardegna la propria esperienza.
Nella speranza che per il futuro si possa proseguire con un maggiore dialogo e coinvolgimento confidiamo in un ripensamento dell’Assessore circa le parole utilizzate e non sarebbero male nemmeno le scuse ufficiali».

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