Chi e cosa si vuole nascondere dietro la vicenda del cardinale Angelo Becciu?
Chi e cosa si vuole nascondere dietro la vicenda del cardinale Angelo Becciu?
Stamattina di buonora, come penso molte altre persone, mi sono recato in edicola per comprare una rivista, un settimanale per l’esattezza, poi sono entrato in un bar per prendere un “espresso”. Mentre sorseggiavo il mio caffè e leggevo la rivista, non ho potuto non soffermarmi sull’articolo-inchiesta in cui si parla del cardinal Angelo Becciu e in particolare sulla questione “ozierese” del caso.
Conclusa la lettura dell’interessante (!) servizio, mi son fatto, perplesso ma non stupito, una semplice domanda: tutto qua? Tra le righe del pezzo, mentre si fa riferimento al “finanziamento a fondo perduto” in favore della coop. Spes, si ammette candidamente che non vi è rilevanza penale. E quindi, se ne deduce, ottenuti correttamente grazie al coinvolgimento della Conferenza Episcopale Italiana e dell’Obolo di San Pietro. Ma… e allora, perché il “colpevole morale” è un uomo solo? Se eticamente qualcuno vuole storcere il naso, niente da obiettare, non sarò di certo io a fargli cambiare idea.
Quello che invece non mi convince è tutto l’apparato mediatico costruito ad hoc, puntuale come un orologio svizzero, per scaraventare con la stessa forza di uno tzunami tutto il fango possibile e immaginabile per offuscare e rendere misera la figura di un uomo che fino a pochi giorni fa era stimato e rispettato da tutti, anche dal Sommo Pontefice. E allora, perché questo accanimento? La risposta… semplice, serve per spegnere i fari sull’altra vicenda ben più importante, quella, per intenderci, che ruota intorno al palazzo Sloane Avenue di Londra, e trovare il capro espiatorio, la persona che possa pagare per tutti. E la figura perfetta da spendere per chiudere la vicenda è proprio quella del cardinal Becciu.
Antonello Sabattino