Coldiretti Sardegna, blocchi pagamento delle domande a superficie-capo: prende forma il cantiere burocrazia
Adesso rilancio del Siar e coinvolgimento dei CAA per i bandi regionali nelle procedure di acquisizione delle domande.
Prende piede il cantiere burocrazia richiesto da Coldiretti Sardegna per risolvere le anomalie rilevate nell’Ente pagatore. Ieri, convocato da Argea, si sono riuniti i referenti di tutti i Centri di Assistenza Agricola per mettere le basi ad una programmazione di questo nuovo percorso per semplificare ed organizzare proceduralmente e strutturalmente la risoluzione delle decine di migliaia di anomalie che bloccano il pagamento delle domande a superficie-capo.
L’obiettivo del cantiere, chiesto da Coldiretti Sardegna alla Commissaria di Argea anche a Villasimius durante il Forum dell’Agricoltura, è quello, attraverso un lavoro congiunto dei funzionari di Argea con quelli dei CAA, di individuare e risolvere organicamente il monte delle anomalie che si presentano sulle domande a superficie-capo ed eventuali blocchi, malfunzionamenti ed errori dei sistemi informatici, con l’implementazione dei servizi informatici che l’Agenzia intende mettere in campo a breve.
«La collaborazione dei funzionari dell’ente pagatore con chi è in campo e vive e conosce questi problemi è secondo noi utile e feconda – spiega il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – per questo apprezziamo l’incontro convocato ieri e speriamo porti i frutti sperati».
Coldiretti Sardegna rimarca e rilancia con forza anche la necessità di programmare il rilancio del SIAR, il sistema informativo regionale, per consentire ai tre Enti agricoli (Argea, Laore e Agris) di poter dialogare tra di loro e costruire un’interfaccia con i CAA al fine di contribuire ad funzionamento adeguato della macchina amministrativa mettendo in trasparenza tutto l’iter burocratico.
Altro passo decisivo verso la semplificazione e velocizzazione dei procedimenti dei pagamenti Regionali, è quello di coinvolgere i CAA.
«Dopo aver registrato la positiva posizione dell’assessorato all’Agricoltura, auspichiamo che anche Laore – spiega il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – coinvolgano i Centri di Assistenza Agricola nelle procedure di acquisizione delle domande. Secondo noi sono la chiave per la semplificazione delle procedure. Come già consentito dalla normativa nazionale e regionale, possono garantire e certificare l’ammissibilità amministrativa dei procedimenti, trasferendo e garantendo la fase istruttoria e liquidatoria alle diverse agenzie».
«Si garantirebbero insomma ai produttori – prosegue Saba – gli auspicati tempi certi e uno snellimento procedurale sostanziale. In questo modo i CAA si assumono tutte le responsabilità patrimoniali e penali degli eventuali errori effettuati, e libererebbero carta e impegni burocratici a Laore che potrebbero dedicarsi con più efficacia ed efficienza ad altri importanti compiti istruttori. Un procedimento già testato con successo. Si tratterebbe infatti di implementare un sistema similare a quello costruito nel 2007 ed ampiamente testato sul carburante agevolato per le imprese agricole».
«Sono anni che lo chiediamo per i bandi regionali – ricorda il presidente Battista Cualbu – ma nonostante siano state fornite fonti normative e garanzie di responsabilità a tutti i livelli ancora non si apre a questa possibilità. Eppure ci ritroviamo a non avere rispettato i 4 anni di tempo per i pagamenti della siccità 2017 e a non avere un report delle migliaia di domande non pagate, mentre continuano ad essere emessi bandi con le stesse caratteristiche che, in queste stesse condizioni, impediranno pagamenti celeri anche per le risorse messe a disposizione per il 2022».