Coldiretti Sardegna: sui criteri di transizione dei PSR decide il ministro
Sarà il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli a decidere i criteri di suddivisione delle risorse per i Piani di sviluppo rurale (Psr) dei cosiddetti anni di transizione, il 2021 e 2022. Lo annuncia Coldiretti Sardegna dopo che nell’ultimo incontro della Conferenza delle Regioni con gli assessori regionali all’Agricoltura, che si è tenuto mercoledì 28 aprile, si è di fatto preso atto della mancanza di accordo sui criteri da adottare per la suddivisione dei 7 miliari di euro nelle due annualità derivanti da uno stanziamento supplementare di 4 miliari di euro da parte dell’Unione europea e 3 di cofinanziamento nazionale.
In campo c’erano due visioni differenti che hanno creato altrettanto blocchi tra le regioni. Quelle, la maggioranza, tra le quali la Sardegna, che chiedevano nuovi criteri di ripartizione rispetto al settennio 2014 – 2020, e altre che invece si battevano per proseguire con gli stessi criteri.
La mancanza di accordo ha consegnato nella mani del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, il potere decisionale.
Prende corpo l’ipotesi di proseguire con la conferma dei metodi attuali per il 90 per cento dei fondi per il 2021 e per il 10 per cento con i nuovi. Mentre per il 2022, il 70 per cento con lo storico e il 30 per cento nuovi.
«Un criterio che non ci favorisce – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. A giorni il ministro deciderà anche perché si arriva in ritardo e rimane poco tempo per ripartire con i nuovi bandi».