Commozione a MontI per la scomparsa di Sergei Semenov
L’uomo lascia la moglie Sara e il figlio Andrea.
MONTI | 16 dicembre 2024. La morte crudele ha posto fine in questo mondo alla bella storia d’amore fra il russo Sergei Semenov e la montina Sara Meloni. Una fiaba in grado di suscitare forte emozione, ma purtroppo non a lieto fine! Sergei incontra Sara in Russia, fra i due sboccia l’amore. Per lei rinuncia all’affetto della sua famiglia, lascia la sua terra, decide di seguirla e sposarla nella lontana Italia, nella sconosciuta Sardegna, nella chiesa del piccolo paese della sua amata, Monti, in cui poi risiederà. Dall’amore nasce un bimbo, Andrea. La famiglia è felice. Sergei sempre sorridente, disponibile ed empatico si integra benissimo nella comunità montina, dove è ben voluto da tutti. Tutto filava liscio. Poi, un giorno, inaspettata, improvvisa, si presenta la malattia. Sergei lotta, non vuole lasciare il sogno della sua vita, quanto ha costruito, creduto e amato, ma inesorabile si consuma il dramma.
La notizia della morte (venerdì 13 dicembre) del 53enne fa il giro del paese in un batter d’occhio e lascia tutti attoniti! Il dramma, riporta alla mente della comunità il destino crudele che si è accanito sulla famiglia Isoni-Meloni. Una sequela di tragedie, una dietro l’altra: la morte del padre di Sara, avvenuta prima che lei nascesse, per un incidente stradale, poi dello zio paterno, sempre a causa di un incidente, nei pressi dove era avvenuto quello del padre, e quella del fidanzato della zia, la sorella della madre. Una serie di lutti che getta nell’angoscia Sara, prima che un raggio di sole e speranza illuminasse la sua vita, l’incontro con Sergei. Con lui ritrova serenità, amore, gioia di vivere, il matrimonio, la vita nel natio paese e la nascita del figlio Andrea. Insomma, un momento magico che purtroppo durerà poco. La malasorte infatti bussa nuovamente alla porta della sua casa, e porta via l’amato marito! Una tragedia. Nella comunità cala un velo di tristezza, si annulla il mercatino di Natale. La famiglia viene inondata di affetto e solidarietà. Al rito esequiale presenzia l’intero paese con molti amici e conoscenti anche dei centri vicini. La chiesa è gremita, in tanti restano fuori sull’antistante piazzale. All’interno l’ambiente è struggente. La commozione colpisce tutti, si legge sui visi solcati dalle lacrime. Dinanzi la bara, Sara, impietrita, la madre, gli zii e il parentado, tutti stretti attorno alla sfortunata giovane vedova.
Commosso pure il parroco don Pierluigi Sini, che pronuncia una struggente omelia: «La perdita di un giovane marito e padre lascia sgomenti, impietriti!». Ricorda che Sergei, tempo addietro, «ha abbracciato la fede cristiana battezzandosi». Rivolgendosi a Sara ha concluso: «Ti mancherà tanto quanto al suo piccolo Andrea, frutto del vostro amore. Lontano dalla sua terra, la Russia, e dall’affetto dei suoi cari, in modo particolare della mamma, Sergei ha vissuto le sue giornate nella nostra comunità, adempiendo ai suoi doveri di marito e padre. Dal cielo, in compagnia degli angeli e dei santi, continuerà ad accompagnarvi con l’amore che ha con noi condiviso. Non perdete la speranza, un giorno potrete rincontrarvi». Ora Sergei riposa nella terra della sua amata Sara, lasciando un ricordo dolcissimo.
Giuseppe Mattioli
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