Il Conservatorio di Sassari porta la musica al Mater Olbia
Nella hall gli allievi Fabio e Francesco hanno allietato gli ascoltatori con un concerto di pianoforte. Presentato il progetto di collaborazione “Canta 33!” tra l’ospedale e il Conservatorio.
OLBIA. Con il primo appuntamento ha preso il via oggi il progetto “Canta 33!”, l’iniziativa sperimentale nata dalla collaborazione tra il Mater Olbia e il Conservatorio Luigi Canepa di Sassari che ha come obiettivo quello di portare la musica classica e contemporanea all’interno della struttura ospedaliera.
Il progetto è stato presentato in conferenza stampa dall’amministratore delegato del Mater Olbia, Marcello Giannico, e dal presidente del Conservatorio di Sassari, Ivano Iai. Successivamente, alle 16.30, si è svolto il primo concerto di pianoforte, svolto da due degli allievi più qualificati del Conservatorio, Fabio e Francesco, che con il loro vasto repertorio hanno allietato gli ascoltatori nella hall dell’ospedale.
«Abbiamo fortemente voluto che si verificasse questo prestigioso accordo – ha detto Giannico – perché l’iniziativa porta la gioia della musica in ospedale, luogo non solo di cura, ma di vita. Ogni giorno il Mater Olbia ospita non solo pazienti, ma anche visitatori, dipendenti e personale delle varie ditte fornitrici. La musica da conforto, speranza, serenità, tutti sentimenti positivi che ci aiutano a garantire qualità dell’assistenza e umanizzazione delle cure».
«L’auspicio delle due Istituzioni è che il progetto sperimentale, secondo una visione di promozione dell’umanizzazione dell’ambiente sanitario attraverso l’inclusione delle arti, possa migliorare l’esperienza del paziente o dei familiari, e di condivisione con gli altri presenti», ha commentato invece Paola Bazzu, psicoterapeuta specializzata in psiconcologia del Mater Olbia Hospital.
La partecipazione del conservatorio di Sassari rappresenta indubbiamente la testimonianza della volontà del Mater Olbia di essere sempre più legato al territorio. Un ospedale vive anche delle relazioni vitali e reciproche con gli abitanti, i professionisti, gli istituti professionali, e i lavoratori dell’aria nella quale opera. Il concerto di oggi è il primo di una serie di attività che metteranno la persona e il suo territorio al centro.
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