Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale: situazione idrica tranquilla
Il bacino del Maccheronis segna livelli superiori rispetto a quelli dell’anno scorso nonostante una delle estati più calde degli ultimi decenni. Il presidente Guiso: «I recenti lavori che hanno permesso di invasare maggiori quantità d’acqua».
NUORO. Inizio di settembre con una situazione di tranquillità idrica per i bacini della Sardegna. Nonostante una delle estati più calde di sempre che ha messo in difficoltà vaste zone d’Italia vocate all’agricoltura, gli invasi hanno assicurato un sufficiente approvvigionamento d’acqua al sistema agricolo sardo.
Nel Nuorese, il bacino del Maccheronis, che garantisce l’irrigazione del distretto irriguo del Posada, segna infatti livelli superiori rispetto a quelli dell’anno scorso quando gli indicatori di stato per il monitoraggio dei bacini indicavano la presenza in bacino di 7,85 milioni di metri cubi d’acqua, mentre quest’anno siamo a 8,61 milioni di metri cubi. L’invaso attualmente contiene risorsa idrica per il 37,71% della sua portata che è di oltre i 22 milioni di metri cubi.
I consumi nell’ultimo mese di agosto sono stati di circa 23,3 milioni di metri cubi d’acqua, superiori di circa mezzo milione rispetto a quelli dello stesso mese del 2021 che si sono fermati a 22,9.
«Siamo in una situazione di tranquillità per quanto riguarda la disponibilità della risorsa – spiega Ambrogio Guiso (nella foto di copertina), presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale –. I recenti lavori che hanno permesso di invasare maggiori quantità d’acqua nella diga del Maccheronis, hanno garantito di affrontare una delle estati più calde grazie al riempimento del bacino la scorsa primavera».
«La garanzia della presenza di serbatoi di accumulo così importanti – continua Guiso – è il frutto del lavoro di anni in cui si è sofferto tantissimo. Questo dimostra l’importanza delle infrastrutture, della loro costante manutenzione assieme all’impegno per migliorare ancora di più l’efficientamento della risorsa. Per questo ora, con l’arrivo dell’autunno che dovrebbe portare piogge e nuovo invaso di acqua, possiamo dirci abbastanza tranquilli».
Anche l’invaso di Pedra e Othoni sul lago del Cedrino al momento con 7,23 milioni di metri cubi d’acqua è al 45% della sua capienza. Questo insieme a quello del Maccheronis fa parte del sistema di irrigazione della valle del Posada e del Cedrino e coprono due terzi dei 16.400 ettari serviti dall’irrigazione del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale.
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