• 16 Gennaio 2025
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Crisi idrica nel Nuorese, acqua a giorni alterni in 15 comuni dal 27 gennaio

Invaso di Olai
Regione, Abbanoa e Amministrazioni comunali al lavoro per affrontare l’emergenza.

NUORO | 16 gennaio 2025. Si aggrava la crisi idrica in alcuni centri del Nuorese. La conferma arriva dal presidente del Consiglio d’Amministrazione di Abbanoa, Giuseppe Sardu. «Al momento, senza restrizioni e senza pioggia – ha sottolineato –, a disposizione per i comuni serviti dai bacini di Olai e Govossai, c’è acqua solo per i prossimi quattro mesi». Per questo motivo ha ribadito la necessità di procedere alle chiusure dell’erogazione idrica a giorni alternati, a partire dal 27 gennaio, nei 15 comuni serviti dall’acquedotto di Janna ’e Ferru: Nuoro, Bolotana, Fonni, Gavoi, Lei, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Oniferi, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, Sarule e Silanus.

Nel capoluogo barbaricino, Sardu, insieme al direttore generale Stefano Sebastio e ai tecnici del distretto di Nuoro, in due distinti momenti ha incontrato le associazioni di categoria e i sindaci per fare il punto sulle attività in corso e su quelle da mettere in campo per affrontare al meglio l’emergenza. All’incontro hanno preso parte anche l’assessora regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile Rosanna Laconi, l’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro Giuseppe Ciccolini, il presidente dell’Ente di Governo d’Ambito Fabio Albieri e i vertici della Protezione civile regionale.

Di fondamentale importanza è stato ritenuto il tema del censimento degli accumuli: avere una mappatura più precisa e puntuale possibile delle strutture, senza riserve idriche o con riserve presenti ma da riattivare, costituisce infatti la base per poter effettuare gli interventi in tempi rapidi sia per quanto riguarda le strutture pubbliche che quelle private. È stata garantita una particolare attenzione al comune di Nuoro. Da parte sua, Abbanoa sta lavorando insieme ai Comuni per verificare tutte le possibili integrazioni da inserire nel sistema del servizio idrico, in particolare pozzi e sorgenti.

Al momento sono in corso gli interventi per sfruttare tutta la quantità di risorsa idrica che possono garantire i due invasi. È operativo il sistema di pompaggio che consente già ora di dirottare verso il potabilizzatore di Jann’e Ferru tutta la quantità d’acqua disponibile nel lago Govossai, che ha maggiore capacità di riempimento. A Olai, l’invaso più in sofferenza, verrà invece realizzata una presa con zattera che consentirà di attingere l’acqua anche sotto il livello dell’opera di presa della diga.

Inoltre, saranno accelerate le procedure per interconnettere i due bacini, in modo da trasferire l’acqua in eccesso dal piccolo invaso di Govossai (attualmente in ripresa, ma con una capacità inferiore allo 0,5 milioni di metri cubi) verso Olai, più capiente grazie a una capacità di riempimento di 14 milioni di metri cubi. Attualmente, tra i due invasi, sono disponibili solamente circa 4 milioni di metri cubi. La situazione è costantemente monitorata per verificare gli effetti positivi che potrebbero riscontrarsi con le precipitazioni previste per i prossimi giorni. In prospettiva si sta progettando il collegamento per inserire il lago di Gusana nel sistema di alimentazione del potabilizzatore di Janna ‘e Ferru, che con circa 60 milioni di metri cubi, costituisce una cospicua risorsa per tutto il territorio.

In copertina: il lago di Olai (Orgosolo)

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