Cross di Alà dei Sardi, Ndikumana vince davanti a Crippa
Nella prova femminile vittoria nella 5 chilometri della spagnola Maria Forero Perez.
ALÀ DEI SARDI | 25 febbraio 2024. Due vittorie straniere al Cross di Alà dei Sardi, Memorial Elisa Migliore andato in scena oggi sul percorso ricavato intorno al campo sportivo Sas Seddas. A iscrivere il suo nome nell’albo d’oro della prestigiosa corsa sarda, che nel suo passato ha avuto campioni olimpici e mondiali in gran quantità, è stato Celestin Ndikumana, portacolori dell’Atletica Futura Roma che attualmente è 9° nel ranking mondiale del cross country. II burundiano, 5° all’ultimo Campaccio, si è aggiudicato la gara sui 10 km in 30’22” vincendo la resistenza di un brillante Nekagenet Crippa (Esercito) apparso in ottime condizioni di forma e che in primavera andrà a caccia di una maglia azzurra per le Olimpiadi nella maratona. Appena 8” il suo distacco finale, mettendosi alle spalle il forte spagnolo Eduardo Menacho, oro europeo U23 nel 2021 sui 10.000 metri, alla fine staccato dal vincitore di 11”. Ai piedi del podio sono finiti Samuel Medolago (Atl. Valle Brembana) a 17” e Nadir Cavagna (FF.AA.) a 26”.
Nella prova femminile prima posizione per la vicecampionessa europea U23 sui 5.000 metri, la spagnola Maria Forero Perez che in 20’20” ha completato i 6 giri del percorso da 1 km precedendo di 11” Federica Del Buono e di 15” Giovanna Selva, entrambe dei Carabinieri. Quarta piazza per l’altra iberica Maria Viciosa a 27”, quinta Elisa Palmero (Esercito) a 43”.
La prova sarda ha pienamente mantenuto fede alle attese a dispetto degli scherzi della sorte, che nelle ore immediatamente precedenti la gara ha visto la cancellazione delle attese presenze dell’azzurra Nadia Battocletti e dell’americano Paul Kipkemboi Chelimo, i favoriti dai pronostici. La manifestazione ha ritrovato pienamente il suo ruolo di grande classica internazionale grazie al lavoro dell’Asd Alasport, la società organizzatrice supportata dalle autorità locali e dalle associazioni e sponsor del luogo, per una storia ancora lunga da scrivere.
In copertina: il vincitore Celestin Ndikumana
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