Da Monti la storia di Pierina Chessa: una donna innamorata della sua terra
MONTI. Questa è la storia di Pierina Chessa, una donna autentica sarda che ama la sua terra, la storia, la cultura, la tradizione, la lingua, l’ambiente, il calore umano e perfino l’aria che respira: Sardigna mia!
Una storia come tante o forse come poche che, comunque, merita di essere raccontata. Perché l’amore sconfinato, verso la sua terra, la porta prima ad emigrare, e poi a far rientro nell’Isola. Pierina Chessa nasce a Monti, sin da adolescente partecipa alla vita familiare aiutando la madre, Peppina, nella conduzione della trattoria.
Si sposa giovanissima con Tonino Pala, e decidono di emigrare in Continente a Milano. Lui trova lavoro, lei fa la casalinga. Mettono su una splendida famiglia, con tre meravigliose figlie e un genero. Poi anche lei trova un’occupazione presso un ospedale, che la gratifica e l’appassiona.
Ora, accanto al camino che arde, apre lo scrigno dei ricordi: “B’appo tribagliadu totta sa vida, appo connuttu, maladias, sufferenzias, disperascione, ma cun sacrifizios e bona voluntade, appo dadu cunfortu e amore a tutto cussas pessones”.
A Milano gli si apre un nuovo mondo, ha mille opportunità, ha una forte personalità, coltiva molteplici interessi. Vuole integrarsi, nonostante la famiglia e il lavoro, trova il tempo di frequentare decine e decine di corsi di ogni genere: non importa la materia, essenziale è farsi una cultura, allargare le proprie conoscenze, stare al passo dei tempi.
Poi nella metropoli lombarda l’incontro con i “compatriotti sardi” del “Centro Sociale Culturale Sardo”, con sede alla Galleria. Circolo che annovera oltre 600 iscritti. Conterranei accumunati dalla stessa sorte: emigrati dalla terra natia in cerca di lavoro, per rifarsi una vita. Ma, dentro il cuore, nitido il ricordo “de su connottu”, di ciò che a malincuore hanno lasciato: per molti di loro definitivamente, per altri come Pieria e Tonino la speranza di un ritorno ”a s’amada terra mia!”.
Pierina Chessa entra a far parte del direttivo, vi rimarrà per 4 anni. Con il circolo la sua esperienza si arricchisce ulteriormente. Segue un corso di ballo sardo tenuto dal maestro Sergio Atzeni, un corso di canto sardo, con il maestro Pino Martini de “Tanca Ruja” e un corso amatoriale di recitazione teatrale con il regista Giancarlo Monticelli. Con la compagnia recita per 15 anni negli spettacoli organizzati dal Circolo. Ma la medaglia d’oro se la conquista grazie a più di 50 donazioni di sangue!
Nel frattempo il cuore di Pierina e Tonino batte all’unisono per la Sardegna. Lei, a Monti, possiede un appezzamento di terreno, e proprio lì i coniugi costruiscono il loro rifugio, che diventerà con il trasferimento in paese l’abitazione principale.
La coppia Pala-Chessa è molto religiosa, frequenta la chiesa, festeggiano i 50 anni di matrimonio, vestiti con costumi sardi, nel santuario di San Paolo. Pierina, memore dell’insegnamento materno lo mette in pratica: “sa passione de mama mia a cughinare, cuntivizzare, cunservare sos fruttos de sa terra mia, a calculare sos parentes, cun affettu e armonia”. Guidata dal motto “ammentamunnos piseddos… su chi mannigamus, buffamus e ne godimus est fruttu de sa mama terra nostra! Rispettamula si cherimus chi continuede a nos aggiuare.” Coppia unita è attiva: volontariato presso la casa di riposo di Monti ed il centro di aggregazione di Telti.
In paese Pierina Chessa collabora alle manifestazioni. Si distingue per la difesa dei diritti umani, la salvaguardia dell’ambiente, per il no alle scorie nucleari e la tutela degli animali. Frequenta corsi all’università della terza età (Olbia) e dai Benedettini a San Pietro di Sorres: cucina, panificazione, olii ed essenze naturali, liquori, sono le eccelle. La ciliegina sulla torta è la fondazione di un’associazione culturale, di sole donne, “Erentzia”, che ha come obiettivo la valorizzazione di Monti. Può la nostra protagonista avere un’altra vita per organizzare ancor di più?
Giuseppe Mattioli