Dalla Regione un progetto per promuovere il patrimonio culturale e archeologico dell’Isola
«Vogliamo dare un segnale importante di attenzione verso le zone dell’interno e soprattutto verso le espressioni locali che si caratterizzano per la tutela e la salvaguardia del patrimonio artistico, archeologico e ambientale». Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, nel corso di un incontro avvenuto il 27 agosto scorso a Orune, con il sindaco del paese Pietro Deiana, e alcuni amministratori comunali.
Il paese barbaricino, caratterizzato da radicate tradizioni, usi e costumi, è stato infatti individuato per dare il via al progetto ‘Casa Sardegna’ che si propone di valorizzare la componente identitaria dei sardi attraverso le massime espressioni artistiche, archeologiche, oltre che sportive, della Sardegna. Lo scopo della Giunta regionale è dunque quello di incentivare la promozione dei territorii dell’Isola, in particolare quelli interni che esprimono da sempre una forte identità sarda.
«Il progetto, fortemente condiviso dal presidente Solinas – conclude Zedda di concerto con l’assessore regionale della Cultura, Andrea Biancareddu – ha come elemento di identità collettiva dei sardi il nuraghe, la nostra casa più antica, che rappresenta il vero e forte legame tra la Sardegna e gli emigrati sardi nel mondo».
Nella foto: il nuraghe Sa madra ‘e sa Jua presso il quartiere di San Nicola a Ozieri