Ddl sicurezza, i comitati lanciano l’allarme: «Un bavaglio al dissenso»
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Organizzato per giovedì 25 febbraio ad Alghero un incontro pubblico per discutere le implicazioni del Disegno di legge.
ALGHERO | 20 febbraio 2025. Il Ddl 1660, presentato come una misura per garantire la sicurezza, si configura in realtà come un «provvedimento repressivo che mette in serio pericolo il diritto al dissenso e alla protesta». Lo sottolineano le associazioni e i comitati Sa Domo de Totus, Comitadu pro sa Nurra, Comitato Nuova Resistenza di Alghero, che, in collaborazione con la Rete Liberi/e di Lottare, hanno organizzato un incontro pubblico per discutere le implicazioni del disegno di legge “sicurezza” e mobilitarsi contro quello che ritengono l’ennesimo attacco alle libertà fondamentali dei cittadini e dei movimenti sociali.
L’appuntamento è ad Alghero, giovedì 25 febbraio alle ore 18 presso l’Obra Culturale de l’Alguer, in via Ardoino 44. Saranno presenti gli avvocati Elias Vacca e Pina Zappetto, esperti in diritto penale e diritti civili, che illustreranno come il DDL 1660 potrebbe trasformarsi in uno strumento di criminalizzazione delle lotte sociali e ambientali.
Il Disegno di Legge 1660, presentato il 22 gennaio 2024 dai ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto, introduce nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio e ordinamento penitenziario. Approvato dalla Camera dei Deputati il 18 settembre 2024, il testo è ora al vaglio del Senato.
Ad evidenziare il rischio che questa legge possa diventare un’arma contro i movimenti di protesta è Fabrizio Cossu, presidente dell’associazione Sa Domo de Totus: «Il Ddl 1660 rappresenta un attacco alla democrazia e ai diritti fondamentali. Se approvato, permetterà di reprimere chiunque lotti per la giustizia sociale e ambientale, minando decenni di conquiste. Non possiamo permettere che il dissenso venga soffocato: è necessario organizzare una risposta collettiva e determinata».
Il provvedimento avrebbe ripercussioni particolarmente gravi in Sardegna, dove le mobilitazioni contro l’occupazione militare e la speculazione energetica sono già oggetto di tentativi di repressione. A fare il punto sul tema è Paola Doppiu, portavoce del Comitato Nuova Resistenza di Alghero: «Questa legge rischia di silenziare proteste fondamentali, dalle mobilitazioni contro la colonizzazione energetica alle storiche battaglie dei pastori. Anche le azioni di disobbedienza civile, strumenti essenziali di resistenza, potrebbero essere punite con misure sempre più severe. L’incontro del 25 febbraio sarà un momento fondamentale per costruire una risposta collettiva e affermare il nostro diritto a lottare».
L’evento sarà dunque un’occasione di confronto e di approfondimento e si inserisce in una più ampia campagna curata dalla rete nazionale “Liberi/e di lottare. No al Ddl 1660”.
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