«Docenti sardi discriminati nei concorsi a cattedra». L’Anief scrive al ministro Valditara
L’assurda storia di una docente del Nord Sardegna, costretta a sostenere gli esami orali in due diverse regioni della penisola.
L’Anief, ha scritto al ministro del MIM, Giuseppe Valditara, per denunciare la discriminazione in sede concorsuale subita da un’insegnante di lingua francese della provincia di Sassari. La docente precaria, infatti, ha superato la prova scritta per le cattedre della Sardegna, ma dovrà affrontare le prove orali in due diverse regioni della Penisola. Una disparità che è il frutto delle «incomprensibili ed insostenibili scelte organizzative del Ministero dell’Istruzione e del Merito», sottolinea il giovane sindacato.
«Io vivo in provincia di Sassari – racconta la docente – e partecipo per i posti per insegnare francese (medie e superiori) in Sardegna. Per la prova orale, le mie classi di concorso sono state accorpate in due diverse regioni, per cui, secondo il Ministero dell’Istruzione, dovrei svolgere una prova in Toscana ed una in Piemonte!” Che sia nato il “Turismo concorsuale”? – prosegue l’insegnante –. Questo è discriminatorio, innanzitutto dal punto di vista economico. Infatti partire da e per la Sardegna, da aprile in poi, ha un costo non indifferente (vedasi il continuo dibattito sul “caro biglietti”) senza contare che, probabilmente, dovrei partire almeno un giorno prima, organizzando tutto questo in pochi giorni, dato che verremo avvisati via mail 15 giorni prima”.
Tra le altre cose evidenzia la docente «la traccia per l’esame viene estratta 24 ore prima, quindi la saprei in viaggio, alla meglio in un b&b, dove materialmente dovrei preparare un power point per la presentazione con tutto ciò che questo comporta a livello di concentrazione e non solo, per una prova che vale il mio futuro economico e lavorativo. In sostanza non lo trovo giusto ma discriminatorio, in quanto verrei valutata per la mia capacità di spesa per sostenere l’esame, più che per la mia reale preparazione».
«Noi sardi – in questa occasione – siamo penalizzati rispetto ad altri nostri colleghi continentali ed il mio obiettivo è quello di fare arrivare questa mia voce più lontano possibile nella speranza che anche altri colleghi sardi mi aiutino a farla diventare sempre più alta e ringrazio l’Anief che prontamente ha risposto a questa mia richiesta d’aiuto», conclude l’insegnate.
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