Due cugine sassaresi intossicate dai funghi finiscono all’ospedale. L’appello dell’Asl: «Rivolgetevi a un esperto»
Entrambe settantenni, una è ricoverata in Rianimazione in un ospedale genovese, l’altra nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari.
SASSARI. Un piatto di funghi trifolati cucinato in casa, nelle ultime ore ha spedito all’ospedale due cugine settantenni originarie di Sassari, ma una residente a Genova. Quest’ultima li aveva raccolti in un parco del capoluogo ligure, scambiando il commestibile Marasmius oreades (chiamato volgarmente Gambesecche) con un Lepiota subincarnata, fungo potenzialmente mortale. I problemi sono iniziati ore dopo il pranzo di mercoledì 8 novembre consumato a Genova, con sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e nausea.
La donna residente in Liguria è stata ricoverata nel reparto di Rianimazione di un ospedale genovese sin dalla serata di mercoledì. La donna sassarese, invece, che dopo il pranzo è partita da Genova diretta in Sardegna, è stata male nella notte di mercoledì, finendo al Pronto soccorso di Sassari il giorno successivo. Ora si trova sotto osservazione nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale Santissima Annunziata. Le sue condizioni sono stabili.
In questo inizio di stagione autunnale, si registra dunque il primo caso di intossicazione da consumo di funghi nel Nord Ovest della Sardegna. La Asl di Sassari pertanto invita nuovamente i consumatori di funghi spontanei a contattare sempre il micologo dell’Azienda prima di consumarli. Il micologo è un esperto in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi gratuitamente.
L’Ispettorato Micologico si colloca all’interno del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Sassari e garantisce attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati all’autoconsumo dei cittadini sia di quelli destinati alla vendita o alla somministrazione negli esercizi di ristorazione e gastronomia.
«Se la nostra consulenza è fondamentale per riconoscere un fungo velenoso, lo sono anche i nostri consigli per la consumazione del prodotto», spiega Pietro Murgia, responsabile dell’Ispettorato Micologico della Asl di Sassari. Infatti, i funghi vanno consumati sempre in piccole quantità ed evitando di mangiarli in più pasti consecutivi, per via della scarsa digeribilità di alcune sostanze che li compongono. Inoltre, tutte le specie vanno consumate previa cottura e a seconda della specie, alcuni devono esser sottoposti ad un trattamento di pre bollitura, altri ad una cottura prolungata, altri necessitano dell’asportazione del gambo o della cuticola.
Ispettorato micologico di Sassari: piano terra della palazzina U della struttura di Rizzeddu. Orario: lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 12.00 alle 13.30. Tel. 079/2062889 – 348/5455906 – mail: sian.micologico@aslsassari.it
Ispettorato micologico di Ozieri: quartiere San Nicola, presso Dipartimento di Prevenzione. Tel. 079 785300/09 – 347/3779432 – mail: sian.micologico@aslsassari.it
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