Emergenza Lingua blu, Cia Sardegna: «Agire subito per bloccare la diffusione del virus»
L’associazione chiede inoltre alla Regione di stanziare risorse per risarcire gli allevatori danneggiati. Coinvolti oltre 10mila capi in 360 aziende.
CAGLIARI | 29 agosto 2024. Intervenire immediatamente per fronteggiare l’emergenza e bloccare la diffusione del virus, attuare le misure di prevenzione per mettere al sicuro gli allevamenti non colpiti, stanziare le risorse economiche necessarie a risarcire in tempi brevissimi gli allevatori danneggiati dal virus. Queste le richieste che Cia Agricoltori Italiani Sardegna rivolge alla Regione e alle istituzioni preposte per rispondere all’ennesima emergenza Lingua blu che investe l’isola.
«Sulla base delle segnalazioni ricevute dagli allevatori, ulteriormente confermate dai drammatici dati in merito alla diffusione negli allevamenti sardi della Blue tongue, che, così come comunicato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, coinvolge attualmente oltre 10mila capi in 360 aziende, chiediamo alla Regione e a tutte le istituzioni di attuare con la massima urgenza le misure necessarie ad affrontare una situazione che sta danneggiando in maniera sempre più grave gli allevatori sardi», dichiara il direttore regionale di Cia Sardegna, Alessandro Vacca.
«È intollerabile, stante l’esperienza e le conoscenze acquisite – prosegue –, che ci si ritrovi per l’ennesima volta a rincorrere soluzioni dell’ultima ora su questioni che andrebbero affrontate in anticipo e con ordinarietà. È necessario agire con immediatezza per fronteggiare l’emergenza».
«Nell’esprimere preoccupazione per la crescita dei contagi – aggiunge il direttore –, chiediamo all’assessorato regionale alla Sanità quali procedure e strategie abbia intenzione di mettere in atto per intervenire negli allevamenti colpiti dalla Lingua blu e bloccare la diffusione del virus. Ribadiamo l’esigenza di garantire preventivamente e con immediatezza, utilizzando tutti gli strumenti disponibili, a partire dai repellenti antiparassitari, in tutti gli allevamenti la possibilità di bloccare l’insorgere di ulteriori focolai e la diffusione di nuovi contagi nelle aziende zootecniche».
Cia Sardegna si pone anche dalla parte delle aziende già colpite dal virus: «Sollecitiamo inoltre le istituzioni regionali affinché si programmi nell’immediato lo stanziamento di tutte le risorse economiche necessarie al rimborso di tutti i danni subiti dagli allevatori, utilizzando i parametri previsti nelle tabelle Ismea, attualmente già duramente colpiti dalla lunga siccità e dai problemi endemici del comparto», conclude Alessandro Vacca.
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