• 3 Dicembre 2024
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Energia da rinnovabili, alt di Todde all’installazione di nuovi impianti in Sardegna

Giunta Todde
Approvato dalla Giunta regionale il disegno di legge “per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali”. La Presidente: «Non possiamo più permettere che il nostro territorio venga calpestato».

CAGLIARI | 30 aprile 2024. Nella seduta di oggi a Villa Devoto la Giunta regionale ha approvato il disegno di legge “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali”. Obiettivo del provvedimento è quello di garantire che lo “sviluppo e la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili avvenga in un contesto di tutela e salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio”.

«Abbiamo deciso che tutti i nuovi interventi di istallazione (eolici e fotovoltaici ndr) saranno bloccati per un massimo di 18 mesi e noi – spiega la presidente della Regione Alessandra Todde sottolineando che non si tratta di una moratoria –, in questo stesso lasso di tempo, lavoreremo all’individuazione di tutti gli strumenti legislativi opportuni per impedire lo scempio che si sta prospettando nella nostra Isola. Non possiamo più permettere che il nostro territorio venga calpestato ed è giusto che la Regione si adoperi per garantire la salvaguardia e la tutela dell’ambiente e del paesaggio». Dal provvedimento sono esclusi gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili finalizzati all’autoconsumo, sia quelli rientranti nelle comunità energetiche.

«Il disegno di legge, nel rispetto della competenza regionale in materia di produzione e distribuzione dell’energia elettrica, detta una disciplina transitoria, in quanto – spiega ancora Todde – ancorata all’approvazione della legge regionale sull’individuazione delle aree idonee e al successivo e necessario adeguamento del Piano Paesaggistico Regionale».

«Siamo convintamente a favore della transizione ecologica ma totalmente contrari a chi, riempiendosi la bocca di parole come tutela dell’ambiente o sostenibilità – sottolinea la Presidente –, specula e lucra barbaramente su territorio, suolo e paesaggio». Per questo «è necessario e urgente – conclude – che la Sardegna programmi l’utilizzo e il consumo del proprio suolo per porre fine, finché siamo ancora in tempo, ai tanti danni derivati dall’installazione, costruzione, realizzazione e avviamento di nuovi impianti che impattano enormemente sul territorio».

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