Esplosione a Monti, stabili le condizioni del 13enne rimasto ustionato

Il ragazzino è ricoverato da ieri sera nel centro grandi ustioni dell’ospedale di Sassari.
MONTI | 12 aprile 2025. Sarebbero stabili le condizioni del 13enne ricoverato nel centro grandi ustioni dell’ospedale di Sassari, dopo essere rimasto gravemente ferito nell’esplosione di gas avvenuta ieri pomeriggio nella sua abitazione, nella centralissima piazza Regina Margherita. Il ragazzino ha riportato ustioni di secondo e terzo grado in varie parti del corpo, ma non sarebbe in pericolo di vita. Una notizia incoraggiante che ha risollevato il morale dei nonni, dello zio, dei parenti e degli amici della famiglia, arrivati sconvolti sul posto subito dopo lo scoppio. Un’esplosione talmente potente da farsi sentire anche oltre la periferia del paese.

Il ragazzino, al termine delle lezioni, era andato a pranzo dai nonni. Poco dopo si era recato nella propria abitazione per trascorrere il pomeriggio. Appena entrato in casa, avrebbe percepito un forte odore acre. Non ha fatto in tempo a uscire, che un’improvvisa e forte deflagrazione, causata da una fuga di gas, ha distrutto parte dell’abitazione. Una porta e due finestre sono state scaraventate in strada, una addirittura fino a via Roma. Provvidenza ha voluto che in quel momento non transitasse nessuno.
Per fortuna, nel bar attiguo erano presenti degli avventori, due dei quali, sfidando le fiamme che avvolgevano il corpo del 13enne, sono riusciti a togliergli gli indumenti. Un’operazione questa che ha contribuito a salvarlo da ben più gravi conseguenze.
Sul posto sono arrivati subito Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Barracelli e un’ambulanza del 118. Dopo una prima visita al Pronto Soccorso di Olbia, il ragazzino è stato trasferito in elicottero all’ospedale di Sassari. Al suo capezzale è arrivata la madre, mentre i medici hanno iniziato i trattamenti per lenire le ustioni su braccia e busto. Secondo informazioni frammentarie che giungono da Sassari, non avrebbe riportato lesioni agli organi interni.
Il fatto ha scioccato tutta la comunità, tant’è che è stata rimandata un’importante conferenza stampa ed il parroco nella messa vespertina ha invitato i fedeli a pregare per il ragazzino.
Giuseppe Mattioli
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