Ex primario dell’ospedale di Ozieri richiamato in servizio, Cocco: «Mi è sfuggito qualcosa?»
Il consigliere regionale di minoranza mette in risalto la paradossale vicenda di un medico, prima mandato in pensione, nonostante la richiesta di permanenza in servizio fino a 70 anni, poi richiamato al lavoro per mancanza di personale e a costi superiori.
Per dare una risposta alla grave carenza di personale medico nella sanità sarda, nei giorni scorsi l’assessore regionale Carlo Doria ha invitato i direttori generali delle aziende sanitarie dell’isola, ad arruolare nuovo personale tra i medici in pensione che non abbiano compiuto 70 anni di età. Fin qui niente di strano, se non fosse che questo indirizzo vada a sconfessare o a rendere incomprensibili certe altre decisioni prese solo qualche mese fa – quando c’erano gli stessi problemi di organico – ossia dato seguito ai licenziamenti anche nei casi di richiesta di permanenza in servizio.
Su questo punto è intervenuto su un social il consigliere e vice presidente della Commissione Sanità regionale Daniele Cocco, che ha messo in risalto la vicenda di un ex direttore di un reparto dell’ospedale “Segni” di Ozieri. Nel 2021, scrive Cocco – il medico viene prima «autorizzato dal responsabile regionale dell’Ats a rimanere in servizio fino al 31 dicembre del 2023, nonostante avesse già compiuto 67 anni di età», poi però «improvvisamente – evidenzia Cocco – a dicembre 2022 il primario in questione viene invitato cordialmente ad andare in pensione nonostante la gravissima carenza di personale medico», in particolare a Ozieri.
Qualche giorno fa – secondo Cocco – lo stesso medico è stato «contattato» e gli sia stata offerta la «possibilità di tornare al lavoro con spese molto più esose…». Da qui la domanda ironica del consigliere: «Mi è sfuggito qualcosa o c’è qualcosa di tanto strano che qualcuno non vuole raccontare?».
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