Fabio Lauri (Siulp): «Potenziare l’organico della Polizia di Stato di Porto Torres»
Sulla cronica carenza di personale nel posto fisso di Polizia di Stato di Porto Torres, la segreteria nazionale del Sindacato italiano unitario lavoratori polizia (Siulp) ha inviato nei giorni scorsi al Ministero dell’Interno – Dipartimento P.S. – una lettera dove si chiede un intervento per far sì che venga potenziato l’organico, «adeguandolo alle crescenti esigenze di sicurezza per la collettività e per i poliziotti che in questo momento sono costretti ad operare in una condizione di forte disagio». Tra le altre preoccupazioni espresse nella missiva anche il timore di una chiusura, sensazione avvertita non solo dal personale, ma anche dalle istituzioni e dalla popolazione.
Il problema, già evidenziato dalla Segreteria Provinciale del Siulp di Sassari, e che ad oggi il mancato avvicendamento del personale andato in quiescenza o trasferimento ad altra sede, ha fatto sì che ne Posto Fisso di Polizia turritano prestino servizio solamente 12 colleghi, compreso il responsabile.
«Eppure – spiega il segretario Nazionale Siulp Fabio Lauri –, la Polizia di Stato all’interno del porto riveste il ruolo di “Autorità”. Il personale ha competenze nei più svariati settori, dai sinistri stradali agli interventi nell’ambito delle motonavi. L’ufficio si occupa della prevenzione e della repressione di reati, della ricezione delle denunce, delle querele e opera per delega dell’Autorità Giudiziaria. Presidia la Commissione di Sicurezza Portuale e vigila sulla corretta fruizione del porto».
«Ciononostante – continua –, le condizioni logistiche in cui lavorano i colleghi, complici le incombenze aggiuntive della pandemia, sono a dir poco imbarazzanti. Gli operatori di Polizia sono costretti a procedere alle verifiche in banchina nelle condizioni più disagiate non potendo avvalersi del ben che minimo riparo. Non è stata predisposta neanche una semplice pensilina. Non solo. La locale questura, sebbene la precipua caratterizzazione dell’ufficio, non è riuscita a fornire neppure un’auto specializzata per il controllo del territorio».
«Si ha la sensazione – sottolinea Lauri – che il Posto Fisso di Polizia di Porto Torres sia in stato di abbandono». Questo si «percepisce anche dalla manutenzione dei locali ove si lamenta la mancanza delle più elementari norme che regolamentano la salubrità e la sicurezza sui posti di lavoro, soprattutto nei locali del Corpo di Guardia. Di fatto la situazione si presenta come si fosse sull’orlo della resa al punto che la carenza di personale, in talune circostanze, rischia di non poter assicurare nemmeno la presenza della Polizia di Stato durante l’attraccano delle motonavi provenienti dai maggiori porti italiani ed europei come Barcellona, Tolone, Genova, Civitavecchia o Livorno».
«La mancanza di attenzione alle dinamiche della sicurezza che dovrebbero essere proprie a uno scalo come quello di Porto Torres sta apparendo ai colleghi, alle istituzioni e alla popolazione un preliminare alla definitiva chiusura. Pertanto – conclude il segretario Fabio Lauri – si chiede un immediato intervento finalizzato a marcare una decisa controtendenza alla situazione appena sintetizzata».
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