Faita Federcamping Sardegna: oltre il Covid anche il caro traghetti
Il presidente Nicola Napolitano: «Come è possibile che per di viaggio si spenda quasi il 40% del budget dell’intera vacanza?».
Secondo Faita Federcamping Sardegna, l’associazione che riunisce i campeggi dell’isola, il turismo nell’isola anche quest’anno sarà fortemente penalizzato dai trasporti. E se non si interviene immediatamente, si rischia di registrare perdite economiche ancora più importanti.
«Il settore con la dovuta prudenza, si sta preparando per la stagione estiva – spiega Nicola Napolitano, presidente di Faita Sardegna –, ma si naviga senza punti di riferimento poiché ad oggi emerge con chiarezza una totale assenza del mercato estero e la grande diffidenza di quello interno» .
«Il comparto nei mesi di gennaio e febbraio era solito registrare vendite pari a circa il 50%-60% della disponibilità totale annua, ma al momento – spiega ancora Nicola Napolitano –, le prenotazioni arrivano solo per il mese di agosto e rappresentano il 10% delle prenotazioni totali dell’anno. Altro elemento che marca un segno in rosso è l’assenza totale di prenotazioni da parte di turisti stranieri.
«Il turista estero è sparito dalla Sardegna. Probabilmente non riusciamo a comunicare con efficacia la grande sicurezza che il mondo delle vacanze all’aria aperta consente di dare. Non bisogna trascurare neanche il fatto che Germania, Austria, Svizzera, Francia, Olanda, Spagna, Danimarca, Inghilterra, sono alle prese con il loro guai da Covid – chiosa ancora Napolitano –. Va invece denunciata una grande stortura legata ai Trasporti che pesa come un macigno sulla ripartenza del Turismo».
Alla penuria di mezzi di trasporto si aggiunge, da troppo tempo, un costo del viaggio che è una vera e propria “estorsione” fatta al turista e ai Sardi. Già dal mese di gennaio e non quindi in piena estate, viaggiare in traghetto costà quasi quanto l’intera permanenza sull’isola.
Da un’indagine del Centro studi di Faita Federcamping Sardegna emerge che, una famiglia di tre persone (due adulti, il figlio di 15 anni e un cane al seguito) che prenota una vacanza nelle nostre strutture nei primi 15 giorni di agosto, spende complessivamente circa 3.000 euro (per viaggio e pernottamento) con una spesa così ripartita: 1.200 euro, ovvero circa il 40% del totale per il viaggio (traversata), e 1.800 (il 60% circa) per pernottare in struttura.
«Come è possibile che per di viaggio si spenda quasi il 40% del budget dell’intera vacanza? – si chiede Nicola Napolitano –. C’è una devianza incredibile nella distribuzione della spesa. Un estorsione legalizzata che consente al vettore di sfruttare una posizione dominante per pretendere questi prezzi, sfruttando per lo più una concessione pubblica».
«Un furto non più tollerabile all’economia della Sardegna di cui pagano le conseguenze sia i lavoratori che le imprese. Le nostre imprese – contunua – devono lavorare 10 giorni per maturare il reddito raggiunto in due giorni dal vettore viaggi. Sono soldi in meno per i territori, sono presenze in meno per la Sardegna, sono occupati in meno per l’Isola. Regaliamo o ci viene estorto il 40% del PIL turistico del comparto».
Al danno si aggiunge poi la beffa, perché questa barriera di prezzi alti per una traversata, preclude la vacanza in Sardegna a tantissimi turisti e dirotta consistenti flussi di domanda verso altre destinazioni, aggravando i riflessi della grande crisi che ci attanaglia. Il danno sull’economia dell’isola è incalcolabile.
Faita Federcamping Sardegna, l’associazione che racchiude i campeggi e villaggi sardi, chiede un intervento risolutivo all’Assessore ai Trasporti e al Turismo, un’azione congiunta che colmi il divario esistente, ovvero ponga uno stop ai prezzi dei trasporti, visto anche il disagio subito dall’insularità e il vantaggio della concessione pubblica che il vettore sfrutta con danno verso la nostra regione.
«Infine ci appare importante il ruolo della Regione nella strategia di comunicazione – conclude il presidente di Faita Federcamping Sardegna Napolitano -. Occorre costruire un messaggio di fiducia e sicurezza delle vacanze fatte in Sardegna. Aggredire il mercato comunicando ciò che abbiamo di meglio da offrire visto il vantaggio che abbiamo essendo una regione di grande richiamo turistico. La politica può ancora fare tanto. Nel senso che se vuole ha gli strumenti per intervenire a favore delle imprese del turismo e provare a salvare la nuova stagione partendo proprio dai dati della stagione 2020, e dagli errori commessi in passato per coordinare al meglio le azioni future».