Faita Federcamping Sardegna, nuovo slancio all’open air con le modifiche alla legge regionale sul turismo
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Nicola Napolitano per una legge «che permette ai campeggi di lavorare e crescere e di portare un contributo non indifferente alla capacità turistica dell’isola».
Poche ma fondamentali modifiche per dare finalmente slancio a un settore che le ultime leggi regionali in maniera di turismo, al contrario, frenavano. Sono quelle approvate qualche giorno fa, il 12 ottobre, e che intervengono sulla Legge regionale numero 16, del 28 luglio 2017, (norme in materia di turismo) in materia di disciplina delle strutture ricettive all’aria aperta.
Modifiche apportate grazie a una proposta di legge a firma degli onorevoli Piero Maieli e Salvatore Corrias, scaturite con il lavoro congiunto dell’assessorato al Turismo guidato da Giovanni Chessa che ne ha promosso la riscrittura dopo aver ascoltato le richieste della principale associazione open air della Sardegna, Faita Federcamping Sardegna che per il tramite del suo presidente, Nicola Napolitano esprime grande soddisfazione per il passo avanti fatto dai legislatori, ma non solo, «perché questa legge regionale, la numero 17 del 2022 – spiega Napolitano – è finalmente, dopo 38 anni, l’unico vero slancio e visione in prospettiva che permette ai campeggi di lavorare e crescere e di portare un contributo non indifferente alla capacità turistica dell’isola».
Per Faita Federcamping Sardegna, dopo il 1984, i legislatori che si sono susseguiti hanno limitato il settore fino a renderlo incapace di operare sul mercato. Invece con queste nuova legge si ottengono dei grandi vantaggi come ad esempio il recepimento della normativa nazionale che in Sardegna non veniva applicata, esponendo il settore a grandi difficolta organizzative, e limitando la sua operatività a periodi limitati; grazie a queste modifiche inoltre le strutture possono disporre e proporre sul mercato diverse soluzioni d’ospitalita che sono previste nel resto d’Italia e nel resto d’Europa.
«Ciò implica inoltre la possibilità per i campeggi di poter scegliere su quale tipo di domanda rivolgere la propria offerta, senza limitazioni e organizzando i mezzi mezzi di pernottamento più rispondenti alla domanda del momento, offrendo direttamente in loco, siano tende, roulotte, caravan, o case ovvero aumentando nel contempo gli spazi per l’ospitalità di camper e roulotte che hanno una forte presenza nella stagione più bassa. Questo fa sì che le strutture ricettive all’aria aperta possano lavorare molto di più nei mesi di bassa stagione quando il turismo che viene con camper e roulotte, è più in movimento sopratutto quello austriaco, tedesco e svizzero – spiega Nicola Napolitano –, estendendo quindi l’offerta a tutta quella domanda di mercato che prima veniva limitata da una legge sbagliata».
Le altre novità, importantissime riguardano inoltre la possibilità per le strutture all’aria aperta di ottenere le cinque stelle (all’articolo 2) riportando la Sardegna in linea con le Regioni piu importanti. Si sono inoltre velocizzate le procedure di cambio di destinazione di struttura tra campeggio e villaggio. Si fa chiarezza finalmente sulla norma che descrive le caratteristiche dei campeggi e villaggi.
«Il ringraziamento non può che andare all’assessore al Turismo Chessa, – conclude Nicola Napolitano – ai presentatori della legge Maieli e Corrias, e al Consiglio Regionale sardo che ha saputo essere unito di fronte alla responsabilità di tenuta di un settore che rappresenta la seconda forza di offerta turistica della Sardegna».
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