Fondi Pnrr, il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna ottiene 3 milioni e 200mila euro
Su 249 progetti presentati da tutta l’Italia quello del Consorzio si è classificato al quarto posto. L’obiettivo è ridurre gli sprechi e salvaguardare la risorsa acqua.
OZIERI. Quarti nella graduatoria nazionale del Pnrr su 249 progetti presentati. Così il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna ha ottenuto 3 milioni 200mila euro per il progetto di “implementazione di un sistema di monitoraggio dei volumi irrigui consortili e di gestione degli usi illeciti e delle perdite idriche”.
Sviluppo e innovazione, e attenzione ai cambiamenti climatici. È con questi obiettivi che il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna ha presentato e ottenuto l’inserimento in graduatoria tra i progetti esecutivi ammissibili a finanziamento all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 2 Componente 4 (M2C4) – Investimento 4.3 – Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche.
In Sardegna solamente due Consorzi hanno ottenuto l’inserimento in graduatoria con dei progetti che dovevano essere, per poter partecipare al bando, immediatamente cantierabili e con un importo non inferiore ai 2 milioni di euro.
«L’ottenimento di questo importantissimo risultato significa per la nostra struttura e per tutto il territorio consortile sostanzialmente due cose – spiegano il presidente del consorzio di bonifica del Nord Sardegna Toni Stangoni e il suo vice Francesco Pala –, la prima è che il Consorzio dispone di una struttura perfettamente funzionante che può lavorare per ottenere un quarto posto in una graduatoria nazionale. Per questo è doveroso rivolgere un particolare ringraziamento alla struttura tecnica ed a tutti i dipendenti che hanno contribuito alla presentazione del progetto. E la seconda è che si tratta di un finanziamento importantissimo che interverrà su quello che è stato per tanti anni il tallone d’achille del nostro ente: la distribuzione di una risorsa irrigua che negli ultimi venti anni, per via degli sprechi e del fattore abusivismo, ha portato grosse difficoltà economiche all’ente».
«Con la realizzazione di questo progetto – gli fa eco il direttore Giosuè Brundu – interverremo appunto sul monitoraggio e sull’efficientamento della distribuzione per dare una risposta concreta anche ai consorziati che da sempre hanno operato correttamente rispetto al consorzio. Inoltre grazie alle nuove tecnologie, porteremo avanti un monitoraggio costante degli sprechi che ci consentirà di avere un controllo maggiore sullo stato della rete di distribuzione, su eventuali rotture, perdite o appunto, prelievi non autorizzati. Preserviamo meglio una risorsa che anche di fronte ai cambiamenti climatici è necessario preservare e utilizzare in maniera intelligente».
E la situazione idrica della Sardegna in questo momento, con alle porte l’emergenza siccità per l’assenza di precipitazioni, conduce nella strada degli investimenti necessari ad evitare ogni possibile eccesso o spreco.