A Giangavino Vasco, Natascia Muscas e Dante Erriu il 64° Premio Ozieri di Letteratura Sarda
Sabato 18 novembre al Teatro civico Oriana Fallaci, con inizio alle 16:30, la cerimonia di premiazione.
OZIERI. Giangavino Vasco, Natascia Muscas e Dante Erriu sono i vincitori del 64° Premio Ozieri di Letteratura Sarda. Tutti riceveranno il premio nel corso della cerimonia finale, che si terrà sabato 18 novembre con inizio alle 16:30 nel Teatro civico “Oriana Fallaci” e sarà l’occasione anche per il conferimento di un premio alla “Carriera” per Antonio Canu, un premio per gli “Emigrati” a Lorenzo Brandinu e riconoscimenti a Flavio Manzoni, Paolo Angeli, Mariolina Cosseddu ed Enzo Espa.
«Portiamo avanti lo spirito di innovazione originario del Premio», dice il sempre entusiasta presidente Vittorio Ledda, che aggiunge: «Desideriamo ringraziare di cuore tutte le poetesse e i poeti, e tutti gli amici del Premio sparsi per il mondo, dai quali traiamo continuamente insegnamenti e consigli utili per la prosecuzione, aggiungendo a questo la radice dello spirito originario di innovazione continua voluto dai creatori del Premio Ozieri nel 1956».
La cerimonia di premiazione vedrà salire 9 poeti sui tre podi delle rispettive Sezioni bandite: per quanto riguarda la Sezione Poesia “Antoni Sanna”, dalla terza alla prima posizione troviamo, nell’ordine, Pier Giuseppe Branca con “Ischìglias”, Gonario Carta Brocca con “S’oràculu” e il vincitore Giangavino Vasco con “Undas”. Il premio alla “Carriera” ad Antonio Canu con “L’Esposa”, in algherese, e quindi, in riferimento alla Sezione Prosa “Tonino Ledda”, primo posto per Natascia Muscas con “Àcua trulla” e, a seguire, Franca Pirisi con “Su re de su Tullis” e Franco Sotgiu con “Vida de Belledda”.
Particolarmente partecipata, anche quest’anno, la Sezione “Tra poesia e càntigu” intitolata ad Antoni Cubeddu, l’inventore della gara ufficiale tra improvvisatori, il cui podio è così composto: terza posizione per Andrea Columbano con “Bringhisi disiciatu”; in seconda Angelo Maria Ardu con “Ses revessu”, ed infine oro per Dante Erriu e la sua “A is musas bellas”. A Lorenzo Brandinu verrà consegnato il premio speciale “Emigrati” con la composizione “S’Ispiju”. il cui podio vede in terza posizione Andrea Columbano con “Bringhisi disiciatu”; ed in seconda Angelo Maria Ardu con “Ses revessu”.
Tra gli ospiti illustri Flavio Manzoni, che riceverà il trofeo “Premio Ozieri” offerto dalla gioielleria Puggioni e riservato “a una personalità che abbia contribuito a diffondere l’immagine della Sardegna”, Paolo Angeli (premio all’Arte offerto dalla Provincia di Sassari), e Mariolina Cosseddu a cui andrà il premio “Città di Ozieri” offerto dalla Pro Loco a una personalità di Ozieri o del Territorio che si sia distinta nell’ambito della cultura. Un premio alla “Memoria” offerto dalla società B.V. del Rimedio di Ozieri andrà infine al compianto professor Enzo Espa, insigne glottologo ed etnologo ampiamente distintosi nel settore, con il suo vocabolario sardo e tante altre opere e qualificati studi.
Si avvia così a conclusione la 64^ edizione del Premio, coordinata dal direttore artistico Marco Fenudi e presentata da Piersandro Pillonca. Soddisfatto il presidente della giuria Dino Manca: «Arriviamo a questa nuova cerimonia avendo già sperimentato con successo nuove modalità, nuovi registri, nuovi linguaggi. In questi ultimi tre anni molto è stato fatto con grande generosità e spirito di abnegazione. E molto deve essere ancora fatto, ne siamo consapevoli, con l’aiuto e la collaborazione di tutti, non dimenticandoci che al centro deve esserci sempre la poesia sarda con i suoi poeti».
Verosimilmente, la partecipazione a quello che a tutti gli effetti deve essere considerato l’appuntamento più importante della poesia sarda, sarà come sempre nutrita e qualificata.
Raimondo Meledina
In copertina: il presidente del Premio Vittorio Ledda durante la cerimonia di premiazione dello scorso anno
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