• 17 Aprile 2025
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Giovani e dipendenze: a Ozieri e Arzachena due seminari promossi dalla Questura di Sassari

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Gli incontri hanno coinvolto gli studenti delle scuole superiori delle due città.

OZIERI | 16 aprile 2025. «Serve una “ribellione” culturale per salvare i giovani dalla droga». È questo l’appello lanciato dal dottor Antonio Pignataro, del Dipartimento per le Politiche antidroga di Palazzo Chigi, durante i seminari dedicati alla prevenzione delle dipendenze che si sono tenuti nei giorni scorsi nel teatro Oriana Fallaci di Ozieri e ad Arzachena nello spazio Nexus del Comune. Le iniziative, organizzate dalla Questura di Sassari con il supporto delle due Amministrazioni comunali, hanno coinvolto gli studenti delle scuole superiori.

Insieme al dottor Pignataro, sono intervenuti come relatori don Antonio Coluccia, sacerdote più volte aggredito per la sua attività contro la droga e la marginalità nelle periferie romane; la professoressa Carla Puligheddu, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; la signora Barbara Mura, madre di Gabriele, un ragazzo morto a 18 anni per overdose.

Don Coluccia

I relatori hanno offerto prospettive diverse ma complementari: scientifiche, sociali, istituzionali e personali. Don Coluccia ha raccolto l’appello di Pignataro e ribadito con il suo megafono che “la vita è stupefacente, non la droga”, frase diventata ormai il simbolo del suo messaggio.

Molto toccante è stato il racconto di Barbara Mura, che con la sua testimonianza ha portato all’attenzione dei ragazzi il tema della fragilità ed evidenziato quanto l’amore dei genitori possa essere un sostegno importante in qualsiasi momento.

A Ozieri ha partecipato anche il Vescovo della diocesi, mons. Corrado Melis, che ha espresso parole di plauso per la vicinanza dimostrata dalle istituzioni anche queste occasioni, mentre la dottoressa Itria Duras ha tenuto una lezione approfondita sugli effetti delle sostanze stupefacenti e sull’impegno quotidiano del Serd nel trattamento e nella prevenzione.

Il Questore di Sassari, Filiberto Mastrapasqua, ha ringraziato i sindaci delle due città e sottolineato l’importanza di questi momenti che «costituiscono i semi di speranza per le tante famiglie impotenti nel vedere i propri figli entrare nel tunnel delle dipendenze».

Gli studenti hanno seguito con attenzione e partecipazione, dimostrando interesse soprattutto per gli aspetti scientifici e psicologici affrontati. Domande, riflessioni e silenzi densi di significato hanno accompagnato entrambi gli appuntamenti, a conferma che parlare di droga a scuola, con linguaggi veri e storie vissute, può ancora fare la differenza.

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