Gruppo Interazione: una delegazione da Cagliari ha partecipato a Bruxelles all’inaugurazione del Centro Arabo-Europeo per la Multiculturalità
L’impegno per la diffusione di ideali di tolleranza e pace che il gruppo Interazione sta portando avanti da anni in Sardegna, supera i confini del Mediterraneo per portare la propria testimonianza su scala europea: nel pomeriggio di sabato 2 luglio il dott. Mohamad Doreid, responsabile in Europa per la sezione cultura dell’Unione Culturale Libanese nel Mondo e Nicola Oi, presidente della Chiesa di Scientology della Sardegna, entrambi fondatori del gruppo civico Interazione, hanno partecipato all’evento inaugurale del Centro Europeo-Arabo per la Multiculturalità (C.C.E.A.M.).
Il C.C.E.A.M. ha inaugurato sabato 2 luglio a Bruxelles è il Forum Internazionale per il Dialogo tra le Civiltà alla presenza di intellettuali, accademici, artisti, poeti provenienti da paesi arabi, inclusi curdi e yazidi. Hanno presentato attività nel loro abito storico e nella loro bella cultura, ottenendo l’approvazione del pubblico. L’ideale comune è stato di adoperarsi in favore di una vita libera e dignitosa per ogni individuo, attraverso il patrimonio interconnesso che ci è stato donato nel tempo dalle civiltà che ci hanno preceduto.
L’evento si è tenuto presso la Chiesa di Scientology di Bruxelles ed è iniziato con l’Esposizione Internazionale di Belle Arti e Patrimonio della Calligrafia Araba con la sua meravigliosa immagine creativa dai tocchi degli artisti creativi: professor Maher Aziz, la signora Manal Thebian e professor Arif Mahmoud hanno deliziato i partecipanti con le loro opere e fatto fare un tour guidato con la spiegazione degli elementi rappresentati in ogni opera.
Il forum culturale si è aperto col discorso del presidente del C.C.E.A.M., dott. Muhammad Al-Shammari che ha fatto un excursus storico attraverso i contributi culturali portati dalle civiltà che si sono susseguite, a partire da quella Mesopotamica. Il proseguo ha visto la proiezione di un filmato prodotto dal ricercatore in Civiltà, il professor Ahmed Omar, specialista in salute olistica, residente in Norvegia, e membro del Centro Europeo-Arabo per la Multiculturalità, dove il film è stato documentato per conto del Consiglio europeo.
A seguire è stato prima un benvenuto da parte della signora Miriam Zuklin, responsabile delle pubbliche relazioni della Chiesa di Scientology di Bruxelles, poi una serie di interventi di illustrissimi ospiti: un gruppo e un’élite di figure della società civile a livello internazionale, organizzazioni internazionali e media globali, nonché un gruppo di competenze scientifiche a livello globale.
Gli interventi dei membri del gruppo Interazione hanno prima sottolineato quanto in Sardegna si lavori sul soggetto della cooperazione. Il primo ad intervenire è stato Nicola Oi che ha sottolineato quanto, tramite l’applicazione dei precetti de La Via della Felicità, codice morale non religioso scritto da L. Ron Hubbard, così come con la diffusione e applicazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il gruppo Interazione si adoperi affinché rispetto, fratellanza e pace possano essere coltivati.
Il dott. Mohamad Doreid, che è anche uno dei membri fondatori del Centro Europeo-Arabo per la Multiculturalità, ha approfondito sulla necessità di creare percorsi di mediazione culturale tramite il racconto delle attività che svolge con l’Università di Cagliari creando collegamenti con Università europee e di diversi paesi del Mediterraneo. Il dott. Doreid ha fatto meglio comprendere la necessità di mediazione tramite il raffronto con codici delle Leggi dai tempi dei Governatori e Legislatori che hanno modificato il percorso della storia antica e attuale.
Sono stati notevoli i discorsi del dott. Maroun Karam, rappresentante del Consiglio Centrale Maronita in Europa e della dott.ssa Eya Essic, membro del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, sempre a supporto della necessità di creare canali di pace e cooperazione nella multiculturalità.
Il forum si è concluso con attestati di ringraziamento per la partecipazione ad ogni relatore e membro del Centro Europeo-Arabo per la Multiculturalità con la consapevolezza che ogni partecipante avrà cura di farsi da portavoce di quanto si è detto, con nuove relazioni che sono nate e tramite le quali il messaggio sarà più ridondante, con la voglia di ogni partecipante, di essere sorgente di messaggi di pace, cooperazione e volontà di unire le persone a prescindere dal paese di provenienza, estrazione culturale o religione.
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