• 23 Novembre 2024
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“I Sardi del Trasporto 81″, venerdì a Ozieri la presentazione del libro di Alberto Bocchetta

I sardi del Trasporto 81 2
La storia di 15 sardi deportati nei campi di concentramento nazisti. Tra i prigionieri anche tre ozieresi: Salvatore Becciu, Michele Carraca e Giuseppe Mazza, e un sassarese di madre ozierese, Pietro Meloni Pedranghelu.

OZIERI | 23 settembre 2024. La storia di migliaia di deportati italiani nei lager tedeschi dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 è al centro del volume “I Sardi del Trasporto 81. Bolzano – Flossenbürg 5-7 settembre 1944” di Alberto Bocchetta, presidente dell’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (Anppia) Sardegna, che sarà presentato venerdì 27 settembre a Ozieri in un incontro organizzato dall’associazione Bonayres con la collaborazione dalla sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) “Paolo Comida”. L’appuntamento è alle ore 18 nel chiostro di San Francesco.

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L’opera ricostruisce, con varie testimonianze dirette e schede biografiche, la storia dei quindici Sardi facenti parte del gruppo dei 432 deportati italiani che il 5 settembre 1944 partirono da Bolzano a bordo del convoglio ferroviario “Trasporto 81” che li condusse in vari lager della Germania per fornire forza lavoro allo sforzo bellico tedesco fino alla fine della guerra. Fu la sorte di tanti italiani che nel 1943 si rifiutarono di proseguire la guerra con le divise della Repubblica Sociale Italiana, in alcuni casi anche aderendo alla Resistenza, e che per questo furono catturati e deportati dai repubblichini e consegnati ai Tedeschi. Uomini costretti a vivere in condizioni disumane, molti dei quali morirono per malattie derivate dalla detenzione.

Gli uomini sardi del famigerato “Trasporto 81” sono raccontati dall’autore uno per uno, in schede biografiche frutto della – scarsa – documentazione militare disponibile e dei ricordi dei familiari, se rintracciati. Di ognuno di loro si delinea un profilo che comprende la provenienza, il mestiere e la famiglia di origine, il corpo militare di appartenenza, l’adesione alla lotta partigiana, le modalità dell’arresto e le vicissitudini della prigionia. Tra questi quindici Sardi c’erano anche tre ozieresi, Salvatore Becciu, Michele Carraca e Giuseppe Mazza, e un sassarese di madre ozierese, Pietro Meloni Pedranghelu.

La serata, presentata dalla vice presidente dell’associazione Bonayres Laura Mulas, sarà aperta dai saluti della segretaria dell’ANPI Ozieri Sandra Zambolin, dell’assessore comunale alla Cultura Alessandro Tedde e del vice presidente dell’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea Antonello Lullia. Introduce e modera i lavori Michele Calaresu, architetto specializzato in tutela e restauro dei beni culturali mentre altri esperti presenteranno delle relazioni integrative sull’epoca: l’ozierese Lorenzo Di Biase, vicepresidente Anppia Sardegna e giornalista, ricostruirà il contesto storico mentre di come e perché ricordare la deportazione a 80 anni di distanza parlerà Carmen Meloni, componente del Cda dell’Asssociazione nazionale ex deportati (Aned) di Milano e nipote di Pietro Meloni Pedranghelu. Sarà trasmessa l’ultima videointervista a Vittore Bocchetta (Sassari 1918 – Verona 2021), l’ultimo sopravvissuto del Trasporto 81.

Importante sarà la presenza degli studenti, i ragazzi e le ragazze del Liceo delle Scienze Umane dell’istituto Segni che leggeranno alcuni brani del libro, e dei familiari di alcuni deportati: Bachisio Carraca, nipote di Michele Carraca, e Giuseppe Nurra, nipote di Giuseppe Luigi Mazza. Al termine degli interventi, l’autore sarà a disposizione del pubblico per rispondere a domande e curiosità.

L’associazione Bonayres di Ozieri, fondata da Giuseppe Salis, Piermario Tedde ed Antonio Porcu nel 2016 a cui si sono aggiunti in seguito  Marcellino Grillo, Antonello Muscas, Piermario Costanza e Laura Mulas, nasce con lo scopo principale di divulgazione culturale legata prevalentemente alla musica. Svolge attualmente attività concertistica e promuove la conoscenza di autori letterari e di  altre forme d’arte.

A.C.

In copertina: il campo di concentramento nazista di Flossenbürg in una foto del 1945 e la copertina del libro di Bocchetta

Articolo aggiornato il 24 settembre 2024 alle ore 8:28

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