Zedda: «Il bando (R)ESISTO non è un click day»
CAGLIARI. «Il bando (R)ESISTO non è un click day, perché la possibilità di partecipare non si ferma una volta esaurite le risorse, ma è una procedura valutativa a sportello». Lo ha chiarito l’assessore regionale del lavoro, Alessandra Zedda, nel corso del webinar, organizzato questa mattina dall’assessorato del lavoro, per approfondire le opportunità del Fondo (R)ESISTO per le imprese sarde e gli autonomi, particolarmente colpiti dalla pandemia causata da Covid-19.
L’apertura del bando (R)ESISTO sarà a pari condizioni, ma per evitare un sovraccarico del sistema informatico e garantire la serenità di tutti i partecipanti la partecipazione sarà diluita in 3 diverse date. Le grandi imprese potranno presentare le domande dall’8 febbraio 2021, le partite iva, che non hanno un rapporto di lavoro dipendente, dall’11 febbraio, e le medie, piccole e micro imprese, dal 17.
Propedeutica alla presentazione della domanda di aiuto telematica, gli interessati dovranno effettuare la registrazione dell’impresa al SIL Sardegna come “Impresa” all’interno dell’area dedicata del portale www.sardegnalavoro.it, a cura del rappresentante legale o del procuratore dell’ impresa, in possesso dei requisiti previsti dall’avviso. Le Imprese già registrate possono utilizzare le credenziali d’accesso già in loro possesso.
«L’obiettivo principale dell’avviso – ha spiegato Zedda – è quello di sostenere il costo del lavoro. Abbiamo messo in campo una serie di strumenti che aiutano le imprese, le partite iva a mitigare una crisi economica senza precedenti, che ha messo in ginocchio il nostro tessuto produttivo».
«Il Fondo – ha aggiunto Zedda – è uno strumento complesso, che ha richiesto molta ‘manodopera’, frutto di un lungo lavoro di concertazione tra la Regione, i beneficiari, le parti sociali e datoriali, che hanno presentato l’esigenza di chiarire alcuni aspetti».
«(R)ESISTO – ha concluso l’assessore del lavoro – ha una dotazione finanziaria pari a 63.539.000,00 di euro. È dunque una grande opportunità, ma non una soluzione per tutti. Uno stanziamento ingente, che ci impone l’obbligo di essere speso correttamente, anche come investimento per il futuro. Nel corso del 2021, la Regione andrà incontro anche a quelle categorie che non hanno potuto partecipare».