Inaugurata a Nuchis la prima bibblioteca didattica dell’enogastronomia
Dal piccolo borgo il progetto che coinvolge il Comune di Tempio Pausania con il Festival internazionale del mirto.
È nata nel piccolo e suggestivo borgo di Nuchis, frazione di Tempio Pausania, la prima biblioteca didattica dedicata alla cultura enogastronomica sarda. Il progetto ideato da Mirtò, il Festival internazionale del mirto, vede la collaborazione del Comune di Tempio Pausania. Un nuovo passo, che si inserisce all’interno del programma “I borghi delle bacche di mirto”, per la valorizzazione della realtà gallurese e la creazione di eventi che fungano da attrattori verso luoghi di grande bellezza naturalistica e patrimonio dell’intera Sardegna.
Nasce così la prima Biblioteca dell’enogastronomia sarda, che riprende la grande tradizione della “Bruttea del libro”, dal nome gallurese che indica i piccoli negozi di prossimità, patrimonio di cultura e saperi, oltre che luoghi di incontro.
L’inaugurazione della biblioteca si è svolta questa mattina, venerdì 5 agosto, a Nuchis, alla presenza del sindaco di Tempio, Gianni Addis; dell’assessora alla Cultura, Monica Liguori; delle assessore ai Servizi sociali, Anna Paola Aisoni e al Turismo, Elizabeth Vargiu; la vicesindaca di Telti, Piera Azzena; i rappresentanti dello staff di Mirtò, a partire dal patron Nicola Mancini; il Comitato promotore della festa patronale Santissimi Cosma e Damiano di Nuchis, rappresentato da Caterina Pirrolu e la Protezione civile di Tempio e dell’Alta Gallura.
LA BIBLIOTECA. Così l’enogastronomia sarda sarà raccontata attraverso una serie di opere editoriali che ripercorrono la tradizione dell’Isola, a partire dalla Gallura, ad iniziare proprio da Nuchis, come hanno sottolineato il sindaco di Tempio, Gianni Addis e l’assessora alla Cultura, Monica Liguori.
«Il progetto della Biblioteca dell’enogastronomia, dedicata ad un ambito di studio e documentazione di grande attualità – ha sottolineato Gianni Addis, sindaco di Tempio –, nasce dalla volontà del Comune di Tempio e dell’associazione Mirtò dì mantenere viva questa parte fondamentale della cultura sarda: il cibo e il vino nelle loro componenti antiche e moderne. La biblioteca di Nuchis vuole essere il punto di partenza di una nuova sensibilità verso questi temi anche attraverso la lettura. E vuole diventare un punto di riferimento per coloro che, attraverso quell’affascinante strumento di divulgazione e conoscenza che è il libro, vogliano avvicinarsi alla cultura enogastronomica della nostra terra».
La realizzazione di questo progetto è stata resa possibile anche grazie all’impegno dell’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Quargnenti e del delegato per le frazioni, Marco Careddu”.
Un progetto che vede in prima fila anche l’assessorato regionale alla Cultura guidato da Andrea Biancareddu, con il quale Mirtò ha avviato già dall’anno scorso un progetto di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi boschivi in Sardegna, portato nelle scuole della Gallura, attraverso la partecipazione di alcuni tra i più importanti musicisti dell’Isola.
«La neonata Biblioteca dell’enogastronomia – ha precisato l’assessora alla Cultura del comune di Tempio, Monica Liguori – per quanto appena costituita, possiede già un catalogo esaustivo di titoli, che comprende la quasi totalità delle opere librarie di maggiore rilievo dell’editoria sul tema. Le pubblicazioni provengono direttamente dalla biblioteca centrale del Comune di Tempio che, grazie alla sapiente gestione della responsabile Immacolata Serra, possiede una nutrita sezione dedicata alla divulgazione libraria della cultura enologica e gastronomica».
La biblioteca sarà visitabile da oggi e sarà pienamente operativa dal 10 agosto, con i seguenti orari: tutti i giorni della settimana dalle 16 alle 19; il sabato e la domenica dalle 19 alle 21.
CULTURA ED ENOGASTRONOMIA. Ad affiancare la creazione della prima biblioteca dedicata all’enogastronomia in Sardegna ci sarà anche un nuovo progetto editoriale firmato Mirtò Sardegna, con una sezione dedicata ai più influenti poeti galluresi e un programma televisivo di cucina in sardo, dove verranno spiegate e filmate le più importanti e famose ricette tipiche dei piatti galluresi.
«Presenteremo degli show cooking in sardo negli spazi della biblioteca – spiega Mariantonietta Piga, giornalista, curatrice degli eventi –. Degustazioni e ricette, abbinamenti con i vini dell’Isola, tutto nei set e con gli allestimenti che predisporremo in questo splendido luogo dedicato alla cultura. Lo scopo è la valorizzazione dei prodotti e dei produttori locali, con un occhio di riguardo a tutta la cultura e in primo luogo alla poesia gallurese».
Sarà creata una collana di opere e filmati destinata poi a raccontare la storia della poesia gallurese affiancandola con le ricette antiche della tradizione. Prodotti come i tagliolini e la tagliata al mirto, da sempre un fiore all’occhiello degli eventi, studiati e realizzati dai cuochi di Mirtò, saranno il simbolo di questa filosofia.
LA MISSIONE DI MIRTO’. Mirtò in questi anni ha investito impegno e risorse per far crescere il proprio marchio affiancandolo ai grandi eventi, soprattutto legati agli sport motoristici, a partire dal rally. Così Mirtò anche quest’anno affiancherà con il proprio brand “Casa Sardegna”, marchio registrato di sua proprietà, la Porto Cervo Racing Team nei festeggiamenti per il decennale del Rally Terra Sarda. Il 2022 sarà, infatti, una data da ricordare per il Rally Terra Sarda, che spegnerà le prime dieci candeline e proietta la Sardegna motoristica a livello internazionale con l’ingresso nel TER – Tour European Rally, con gare in tutta Europa: dalla Francia, alla Svizzera, il Galles, la Georgia e con eventi promozionali in Messico, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Iniziativa di cui Mirtò, il Festival internazionale del mirto, sarà protagonista.
I BORGHI. Un nuovo progetto all’interno del format “I borghi delle bacche di mirto”, che vedrà coinvolti alcuni dei più importanti borghi del nord Sardegna: a partire da San Pantaleo, includendo anche La Maddalena, Castelsardo e proprio Nuchis.
«Sin dalla nascita del Festival internazionale del mirto, la nostra scelta è stata quella di creare un marchio di forte impatto comunicativo che rappresentasse l’evento ma racchiudesse anche la Sardegna con tutto il suo fascino e ne raccontasse l’enogastronomia, la cultura, il folklore e la sua storia antica, con la sua valenza nella promozione turistica», hanno sottolineato dallo staff di Mirtò.
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