• 21 Novembre 2024
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Incendi, Coldiretti Sardegna: centinaia gli ettari a fuoco tra foraggi e agrumeti

Incendi Sardegna Sarrabus e Baronia
Tra le zone più colpite il Sarrabus e la Baronia con diverse aziende alle prese con danni ingenti. Devastato anche il patrimonio ambientale e boschivo.

Non c’è pace per il mondo agropastorale isolano che continua a fare la conta dei danni nelle aziende funestate dagli eventi calamitosi. Dopo siccità, alluvioni e gran caldo si è aggiunto ora il problema degli incendi che, in particolare ieri, hanno devastato ettari di vegetazione e colpito numerose aziende e coltivazioni. 

In attesa dei numeri ufficiali, dalle prime stime Coldiretti Sardegna i problemi maggiori stanno emergendo nell’area tra Posada, Siniscola, La Caletta, in Baronia, a Gairo in Ogliastra e tra Muravera e Villaputzu nel Sarrabus, dove sono andati in fumo centinaia di ettari di vegetazione con foraggere e agrumeti e si registrano danni su infrastrutture, recinzioni, macchine agricole e impianti di irrigazione, pompaggio ed elettrici. Gravi i danni anche al patrimonio boschivo e ambientale.

Sono centinaia, dunque, gli ettari di territorio andati persi a causa del fuoco con piante da frutto in particolare che avranno bisogno di anni prima che possano tornare a produrre senza dimenticare danni economici per le aziende che hanno visto spazzato via un ingente patrimonio. Nell’area del Sarrabus, al momento, sono circa una decina quelle coinvolte.

«Abbiamo vissuto momenti di paura e adesso possiamo davvero dire che siamo stati fortunati – commenta Giorgio Demurtas, allevatore e presidente di Coldiretti Cagliari – le fiamme e soprattutto il forte fumo stavano mettendo a rischio la vita degli animali e siamo andati a soccorrerli a rischio della nostra stessa incolumità. Alla fine ci è andata bene e per questo ringraziamo tutti quelli che ci hanno aiutato, dall’amministrazione comunale alle forze dell’ordine e i tanti amici e volontari che ci anno sostenuto per limitare i danni e salvare per miracolo gli animali».

Per l’agrumicoltore Manuele Meloni «l’evento che ci ha colpito è molto grave con tantissimi danni alla nostra azienda se pensiamo al mancato reddito per le produzioni perse e i costi per ricostruire e sostituire i macchinari colpiti. Abbiamo già danni per molte migliaia di euro con tre filari di piante bruciate in tutto il perimetro che non recupereremo più, oltre a recinzioni, tubazioni, motori e cavi che stiamo sostituendo. Sembrava un’apocalisse, ma ci siamo già rimboccati le maniche e stiamo ripartendo».

«Quella di ieri è stata una giornata drammatica sul fronte incendi in Sardegna e anche le aziende agricole e di allevamento hanno dovuto fare i conti ancora una volta con questa piaga che da troppi anni si abbatte sull’isola ogni estate», sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu.

«Ci si aspettava refrigerio dopo le giornate afose che avevano creato anche danni alle colture, soprattutto in pieno campo, ieri invece – continua Cualbu – abbiamo registrato incendi che hanno mandato in fumo ettari di terreni e proprietà, bruciato e danneggiato infrastrutture e attrezzature agricole senza contare gli animali morti e le centinaia di persone sfollate. Non è possibile – conclude – che ogni anno si ripresenti lo stesso scenario e non si esca da questa piaga che ci affligge da troppo tempo».

Per il direttore Coldiretti Sardegna, Luca Saba «bisogna tenere sempre alta l’attenzione su questo fronte perché gli incendi oltre a danneggiare il nostro immenso patrimonio paesaggistico e naturalistico, creano grossi danni economici alle nostre aziende che devono già fronteggiare gli effetti sui cambiamenti climatici e gli eventi atmosferici imprevedibili, questo – chiude – rappresenta un altro importante freno all’economia agropastorale sarda».

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