Incontro a Cagliari per dire «NO al “confinamento” imposto dal Governo Draghi ai sardi»
Giovedì 10 febbraio alle ore 11, in piazza Vittime Moby Prince a Cagliari, davanti al palazzo del Consiglio regionale, liberi cittadini, partiti politici, sindacati e associazioni culturali si incontreranno in difesa dei diritti dei cittadini sardi non vaccinati, impossibilitati a recarsi liberamente nella Penisola a causa del super green pass imposto dal Governo Draghi. Per Barbara Figus, coordinatrice regionale del Popolo della Famiglia, «ci troviamo di fronte ad un provvedimento offensivo della nostra dignità».
«NO al “confinamento” imposto dal Governo Draghi» e alla prospettiva di una «potente e gravissima sperequazione ai danni dei Sardi e di coloro che vivono nelle isole minori». Questo il perché dell’incontro che si svolgerà giovedì 10 febbraio alle ore 11, in piazza Vittime Moby Prince, di fronte al Palazzo del Consiglio Regionale, dove saranno presenti liberi cittadini, partiti politici, sindacati e associazioni culturali a sostegno de tutte le persone che, per libera scelta, hanno deciso di non sottoporsi alla vaccinazione – peraltro non obbligatoria – e che dal 10 gennaio si ritrovano ancora impossibilitate a recarsi liberamente nella Penisola perché sprovviste del super green pass.
Cittadini italiani privati del «sacrosanto diritto, garantito dalla Costituzione e dallo Statuto Sardo di salire su un aereo o su una nave, private delle libertà di circolazione nel territorio nazionale, del diritto alla salute, al lavoro e allo studio», sottolineano in una nota stampa gli organizzatori della manifestazioneMarcello Argiolas e Agostino Marcias di Italexit Per L’Italia – Sardegna; Samuele Mereu e Riccardo Ardu di Riconquistare L’Italia – Sardegna; Siro Passino di Ancora Italia – Sardegna; Alberto Cabiddu e Antonello Cogotti di PVU (Partito Valore Umano); Barbara Figus e Salvatore Becca di Popolo Della Famiglia – Sardegna; Ciro Silvestri di FISI – Sardegna; Pierpaolo Etzi di CLEMM Sardegna; Leandra Pinna del Direttivo OSA (Operatori Sicurezza Associati); Domenico Polignone di Libertà e Resistenza – Sassari; e le altre associazioni culturali e gruppi spontanei tra i quali, “Vox Italia Sardegna”, “S’Ispera” di Nuoro, “Liberamente” di Oristano e “Frades” di Cagliari.
Pertanto, tutte le associazioni chiedono ancora una volta un incontro urgente con i rappresentanti delle istituzioni della Regione Sardegna – il presidente Christian Solinas, il presidente del Consiglio Regionale Michele Pais e l’Assessore ai Trasporti Giorgio Todde – «in merito ai profili di dubbia costituzionalità del provvedimento assunto dal Governo nazionale circa la necessità del cosiddetto “super green pass” per l’uso di navi ed aerei, unici collegamenti con la Penisola. Un chiarimento che si impone di massima urgenza, anche alla luce dei principi di autonomia enunciati nello Statuto Sardo e di quanto previsto dalla stessa normativa comunitaria».
«Ci troviamo di fronte ad un provvedimento offensivo della nostra dignità, straccia la continuità territoriale e farà sicuramente sentire i suoi effetti sull’economia – dice Barbara Figus, Coordinatrice regionale del Popolo della Famiglia –. L’auspicio è quello che anche nella nostra Regione ci sia una deroga. I cittadini Sardi promotori di questa iniziativa si sono sentiti abbandonati dalle Istituzioni ed in particolare dal Presidente della Regione Solinas».
In vista della manifestazione di Cagliari, interviene anche il coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia Nicola Di Matteo: «È comprensibile la necessità di contrastare la diffusione del virus, ma abitare su un’isola non deve significare essere al confino, perciò ritengo che sia inaccettabile per un residente dover avere il super green pass per prendere il traghetto. Una vera ingiustizia».