Intervista a Gianluca D’Elia, nuovo presidente della Sezione Arbitri di Ozieri
OZIERI. Come da consolidata tradizione, il pezzo della settimana è dedicato alla canonica intervista al presidente di turno della Sezione Arbitri di Ozieri, in assoluto una delle più blasonate dell’isola, risalendo al 1960 la sua fondazione. Il nostro interlocutore è Gianluca D’Elia, fresco eletto alla massima carica dei direttori di gara locali, che con molta disponibilità ha risposto alle nostre domande.
Intanto complimenti per l’incarico, è insieme un onore ed un onere, dirigere la Sezione Arbitri di Ozieri: quali i programmi e gli obiettivi che vi proponete nell’immediato futuro?
«Uno degli obiettivi nell’immediato è sicuramente quello di aumentare il numero di associati, non sempre infatti siamo in grado di designare tutte le gare del weekend. Altro passo sarà quello di lavorare sulla formazione a 360 gradi dei ragazzi che scendono in campo ogni domenica facendo spesso tanti sacrifici per soddisfare questa passione».
Da poco il palmares della Sezione si è arricchito con la nomina di Andrea Niedda alla CAN A/B, e di Marco Casula alla CAN D: in arrivo altre e buone sorprese?
«Abbiamo diversi associati che ogni domenica fanno le gare di cartello nei campionati regionali di Promozione ed Eccellenza, ma c’è tutta una seconda parte di stagione da affrontare. Speriamo che le recenti nomine dei nostri due associati servano come incentivo per migliorare ulteriormente. Soprattutto la promozione di Andrea deve far passare il messaggio che con impegno, dedizione, serietà e divertimento la Serie A è un sogno che si può realizzare».
Pare un po’ ovunque ci sia crisi di vocazioni; quali provvedimenti stanno adottando FIGC ed i relativi vertici Arbitrali per arginare il problema?
Sicuramente la possibilità del doppio tesseramento arbitro-calciatore, recentemente introdotto, ci ha dato una grossa mano nel reclutamento di nuovi arbitri. Ne approfitto per ricordare che dai 15 ai 18 anni le due cose possono andare di pari passo. Speriamo che nel breve ci siano iniziative altrettanto innovative e di stimolo perché i giovani aspirino a vestire la casacca arbitrale.
Per quale motivo consiglieresti ad una/un giovane di fare l’arbitro di calcio? Ci sono specifici corsi in vista?
«È una scuola di vita che ti forma sia nello sport che nella vita di tutti i giorni. Ti insegna il rispetto, il controllo, la calma, la capacità di ragionare e di elaborare informazioni nel giro di pochissimi secondi. Ti insegna a stare sempre un passo avanti a quello che può succedere in modo da farsi trovare preparato. Ti insegna il coraggio. Le iscrizioni sono sempre aperte e chiunque ci può contattare via mail: ozieri@aia-figc.it o attraverso le pagine social Instagram/Facebook Sezione “Sezione AIA Ozieri».
Con questo auspicio si chiude la nostra chiacchierata: ringraziamo il presidente Gianluca D’Elia per la disponibilità e cortesia ed auguriamo alla Sezione Arbitri Ozieri gli ulteriori successi che certamente merita.
Raimondo Meledina
Leggi le altre notizie su Logudorolive.it