Si conclude all’ippodromo di Chilivani la stagione primaverile con il Meeting internazionale dell’arabo e anglo arabo
Ippodromo di Chilivani – corse 12 giugno. Sarebbe questa la 36^ edizione del “Meeting internazionale”, ma questa denominazione è ormai scomparsa dai programmi ufficiali. Colpa dell’ormai abituale assenza di cavalli stranieri disincentivati dall’irrisoria dotazione di queste nostre corse. Basti pensare che le scuderie francesi possono correre vicino a casa, in corse ordinarie per arabi ed anglo arabi, con dotazione pari o anche superiore alla nostra internazionale da 16.500 euro.
L’ultima loro partecipazione risale al 2010 quando i due soggetti presentati da Mons. Totain e da Mons. Guillemin furono sonoramente battuti. Mons. Totain si è ritirato a vita privata ormai mentre Mons. Didier Guillemin spopola nel Sud-Ouest e si permette di vincere anche in Listed a Parigi e dintorni con il suo fantino preferito Alexandre Gavilan, che a Chilivani fece disastri. Le prove qualificate internazionali sono state ridotte da sei a tre e meno male, perché con i ridimensionamenti dei montepremi e quant’altro, si è rischiato di perderle del tutto. Si riuscirà mai, in futuro, a recuperare il livello e il prestigio che, a partire dal 1987, regalò all’ippodromo di Chilivani grande prestigio e interesse a livello nazionale e internazionale?
A parte il mancato confronto con la generazione transalpina, sono comunque in programma a partire dalle ore 17,05, delle corse molto interessanti che propongono l’assegnazione del titolo simbolico per i migliori puledri di questa prima parte della stagione.
La prima prova di vertice è il Gran Premio Unione Ippica del Mediterraneo riservata ai puro sangue arabi di tre anni, cui sono iscritti undici soggetti. Don de Aighenta, inopinatamente battuto da Dna di Gallura nell’ultima uscita, ha l’occasione e il compito di prendersi una immediata rivincita, ma il soggetto allevato da Giovanna Picconi a sua volta vorrà confermare il suo valore. Fra i due litiganti Dulche e Deu di Gallura potrebbero dire la loro, viste le qualità già messe in mostra e la provenienza dal rinomato marchio “di Gallura” della signora Picconi.
La prova per gli anglo arabi a fondo inglese Gran Premio Confederazione internazionale dell’anglo arabo vedrà in pista sedici cavalli con alcuni vincitori sicuri protagonisti. De Tzaramonte (Scuderia P. Denanni), imbattuto in tre uscite, appare al di sopra di tutti ed è particolarmente atteso ad una dimostrazione del suo innegabile valore. A contrastarlo una pattuglia di soggetti che hanno già vinto a Chilivani: Dulliriana Lady, Din Don, Desiderata, Domingo Speed e Djaboc ai quali possiamo aggiungere Dokovic che ha molto bene impressionato.
Si ricorda il benemerito Istituto Incremento Ippico della Sardegna nel Gran Premio riservato agli anglo arabi a fondo arabo, nel quale Diyspetto (Scuderia G. Mario Carboni), imbattuto in due uscite, parte con i favori del pronostico avendo come controfavorita Dillirianas di Pietro Denanni che in questa stagione vanta due alfieri di prim’ordine. Panorama da Clodia potrebbe aver migliorato la sua forma e non è da trascurare così come i vari Danubio Blu, Diamante sardo e Dorinda.
Le altre prove: il Città di Ozieri per purosangue di due anni vivrà sulla lotta fra Andromeda Star, Argo de l’Alguer e Maitola che si sono già ben illustrate nelle prove di debutto. Sarà interessante anche l’Omnium del puro sangue arabo che propone il duello fra Abu di Gallura e Bellagioia con Chilavert sempre alla ricerca del risultato di prestigio. Attenzione a Cribbio di Gallura che ha mezzi e qualità per emergere.
Nel Premio Olio San Giuliano, ben quattro alfieri dell’omonima Scuderia, monopolizzeranno sicuramente lo svolgimento della corsa per lanciare verso il palo, Terry oppure Baroc o Crastu de l’Alguer… allo scommettitore la scelta! Land of Giant e Angel de Nurra vorranno giocare un ruolo da comprimari.
Diego Satta
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