La comunità montina rinnova la devozione a San Paolo Eremita
MONTI. Domenica 16 agosto, con fede e profonda devozione, la comunità di Monti ha rinnovato la solennità di San Paolo Eremita. In una cornice resa particolare dalle regole dettate dal distanziamento sociale, i fedeli hanno partecipato alla Messa, presieduta dal vescovo di Ozieri mons. Corrado Melis e concelebrata da alcuni sacerdoti diocesani, nello spazio esterno del santuario. Presenti i sindaci del territorio, con in testa quello di Monti Emanuele Mutzu e la Confraternita San Gavino Martire, che ha solennizzato la funzione religiosa.
«Se siamo ben disposti, come credo, San Paolo qualcosa la suggerisce – ha detto il Vescovo durante l’omelia –. La sua attualità può essere ancora oggi raccontata, la sua guida può essere ancora ricevuta. Ecco a cosa ci stimola. A mettere Dio al suo giusto posto nella nostra vita. O meglio, a far entrare Dio nella nostra vita».
Concetti ripresi poi anche dal parroco di Monti don Pierluigi Sini che ha sottolineato come «la festa in memoria di San Paolo eremita ha dato la possibilità di sperimentare la presenza di Dio che convoca alla sua presenza i suoi figli. San Paolo, nonostante sia vissuto secoli fa, insegna ancora quanto sia importante valorizzare la preghiera e il silenzio interiore».
«Non a caso – continua –, la sua vita eremitica ci sprona a valorizzare ogni situazione, anche le più difficili, specialmente in questo attuale momento di emergenza sanitaria».
Si è rinnovata inoltre la «Festa delle Bandiere», organizzata dalla Pro Loco cittadina e promossa dal Comune. Un’antica tradizione che vede Comuni, gruppi e singoli devoti presentarsi al cospetto del simulacro del Santo con una bandiera, per chiedere una grazia o ringraziare per averne ricevuta una.
Soddisfatto della giornata, il primo cittadino di Monti ha espresso gratitudine ai colleghi Sindaci e gli Amministratori che non sono voluti mancare all’appuntamento e ai rappresentanti delle Bandiere giunte da tutto il Nord Sardegna.