L’intervista. Il tecnico ozierese Giuseppe Cantara si racconta
Intervista a mister Giuseppe Cantara.
OZIERI. Momentaneamente al palo per un problema di salute, Giuseppe Cantara ha veleggiato negli ultimi anni ai massimi livelli del calcio dilettantistico, guidando l’Ossese prima in Promozione e poi, centrato il passaggio nella categoria superiore, in Eccellenza, campionato nel quale la sua squadra già dallo scorso anno ha lottato per la D. È lui l’intervistato di turno di Logudorolive. Ecco le sue risposte alle nostre sollecitazioni.
Come va Giuseppe? Questo problemino proprio non ci voleva, è giunto inaspettato ad interrompere una bella cavalcata…
«Va abbastanza bene, grazie. A causa di un piccolo intervento subito due settimane fa ho preferito staccare un po’ la spina e prendere un periodo di riposo. Purtroppo questo è combaciato con un momento cruciale del campionato, ma ci sarà tempo e spazio per recuperare in futuro, non appena mi sarò ripreso pienamente».
I “cugini” dell’Atletico Uri non hanno nessuna intenzione di fermarsi, sono loro i maggiori candidati alla serie D?
«Senza ombra di dubbio i favoriti per la vittoria finale sono loro, sono un’ottima squadra, hanno un grande allenatore e una Società ben organizzata; sono ripartiti molto bene e onestamente credo che sia difficile per chiunque riuscire a colmare lo svantaggio,anche se nel calcio tutto può succedere».
Cosa ne pensi di questo mini campionato? E che ruolo giocherà la “tua” Ossese nelle rimanenti gare?
«Onestamente la formula non mi è mai piaciuta, già il fatto che siano solo otto squadre a partecipare, la dice tutta; l’Ossese giocherà fino alla fine per cercare di essere protagonista, l’attuale secondo posto testimonia la sua forza e finché la matematica lascerà aperta una pista, l’obiettivo di poter raggiungere il primo posto non verrà accantonato».
Sei stato un importante protagonista anche nel calcio giocato ozierese: come giudichi l’attuale situazione, che, se tutti i campionati fossero decollati, avrebbe visto Ozierese e San Nicola Ozieri 1984 in prima categoria e Junior Ozierese e Frassati in terza categoria?
«Ho sempre pensato che le potenzialità che Ozieri ha sotto l’aspetto sportivo, e calcistico nello specifico, siano davvero altissime, ma purtroppo per vari motivi restano molto spesso inespresse. L’Ozierese non vive un gran momento e anche le altre squadre comunque vivono fasi transitorie dalle quali si fa un po’ di fatica ad emergere.
L’augurio è che si riesca a programmare seriamente per il futuro partendo sempre dai settori giovanili, con linee guida chiare ed efficaci per fasce d’età, cercando la costruzione dell’atleta e non obbligatoriamente il risultato subito e a tutti i costi. Occorre anche il potenziamento delle strutture e in quest’ottica il riammodernamento dell’Angelo Masala sarà un importante passo in avanti». (L’articolo continua dopo la pubblicità)
Per volare un po’ più alti, contento della salvezza del Cagliari e del bel campionato dell’Olbia in C? Segui, infine, il campionato di serie D? Che futuro hanno le nostre squadre in quella categoria?
«Per come si erano messe le cose il Cagliari ha compiuto nell’ultimo periodo un vero miracolo. Sono felice da sardo, da tifoso e da sportivo, perché la salvezza dei Rossoblù è un risultato molto importante per tutto il movimento regionale. Il Cagliari sta investendo e potenziando in maniera capillare il suo lavoro in tutto il territorio, e tenere la massima serie è fondamentale anche per questo aspetto.
L’Olbia è un’altra bella realtà, sempre sotto la supervisione del Cagliari, che funge da serbatoio soprattutto per i giovani più bravi ai quali far fare esperienza fra i professionisti e farli crescere in un contesto di ottimo livello. Seguo con molto interesse la serie D dove attualmente le nostre squadre non riescono a brillare, inserite come sono in un girone molto difficile come quello campano. Credo che in futuro si possa fare di più e prevedo una crescita di molte squadre; il rammarico più grande è vedere la Torres soffrire in questa maniera, una squadra che merita di tornare quanto prima in categorie molto più importanti».
Oltre Antonio Demarcus dell’Olbia, qualche giovane locale interessante in prospettiva?
«Ho visto giocare Antonio la scorsa settimana ad Olbia con la Primavera e mi ha fatto un’ottima impressione, a dimostrazione della sua costante crescita. In questo momento, essendo un pò staccato dal movimento locale, non posso sbilanciarmi con altri nomi, ma sono sicuro che i giovani interessanti in prospettiva, come sempre ad Ozieri non mancano, occorre però non farli sentire da subito campioni, come a volte spesso succede, e curarne la costruzione e la crescita con pazienza, sapendoli anche sostenere nelle potenziali ed immancabili battute a vuoto tipiche degli adolescenti».
Sappiamo che hai presentato domanda per il corso Allenatori UEFA A, che potrebbe qualificarti per categorie sempre più importanti…
«Non so ancora se avrò l’opportunità di potervi accedere, ma qualora dovesse accadere, sarà per me un importante momento di confronto e di crescita. Mi metto in discussione tutti i giorni e di conseguenza avere l’opportunità di migliorare il proprio bagaglio di conoscenze professionali fa parte dei miei obiettivi. Nel caso dovessi essere ammesso al corso, lo vivrò come un importante momento di studio, confronto e crescita».
In varie ed eventuali cosa mettiamo?
«Null’altro da aggiungere, se non gli auguri a tutti per una pronta ripresa dopo quasi due anni quasi surreali».
Si chiude così questa nostra chiacchierata con Giuseppe Cantara, che ringraziamo per la solita disponibilità, augurandogli una prontissima ripresa, e le migliori fortune nella sua carriera di tecnico, che certamente lo vedrà dirigere squadre di livello sempre crescente, ne siamo certi.
Raimondo Meledina