A Lodè un erbario digitale sulle piante del Montalbo
Con l’obiettivo di valorizzare la ricca biodiversità locale, il Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità Montalbo di Lodè (NU) e lo stesso Comune hanno creato un erbario digitale sulle piante del Monte Albo. L’iniziativa è stata possibile grazie al bando sulla comunicazione della Regione Autonoma della Sardegna per promuovere progetti per la realizzazione, il potenziamento e/o l’ammodernamento dei sistemi multimediali e di comunicazione digitale dei CEAS.
Gli erbari hanno da sempre rappresentato una testimonianza fondamentale della ricerca botanica. Attraverso queste “strutture”, si è potuto accumulare e conservare la conoscenza generata dai botanici nel corso dei secoli e trasmetterla di generazione in generazione. Sebbene i campioni di erbario siano fondamentali per la ricerca botanica, hanno il problema di essere oggetti fisici, e la loro consultazione richiede che gli utenti (o gli studiosi) si debbano spostare materialmente presso l’erbario. La loro digitalizzazione permette invece una maggiore divulgazione poiché ne semplifica l’accesso all’informazione.
La digitalizzazione della collezione botanica del CEAS Montalbo Lodè è il primo passo per la creazione di un erbario virtuale Comunale più ampio, che permette l’acquisizione di immagini ad alta definizione e la registrazione e caricamento in rete di metadati essenziali (ordine, famiglia, specie, nome comune, data e luogo di raccolta ecc.) e la costruzione di un sistema di gestione dei dati per la conservazione dei file e la gestione dell’interfaccia tra curatori ed utenti. Un progetto pilota in grado di indirizzare futuri lavori di un’area ricca di endemismi e peculiarità botaniche.
«Questo progetto è un ottimo viatico per lo sviluppo sostenibile – dice Antonella Canu, sindaca di Lodè –. Nel processo di crescita di questo territorio – continua – il nostro obiettivo è sempre quello di preservare e valorizzare le risorse a disposizione, studiando modalità creative che possano attirare visitatori e contemporaneamente ampliare il benessere socio-economico degli abitanti. Per arrivare a ciò è importante che si abbia una visione d’insieme che possa combinare gli aspetti culturali a quelli naturalistici, che consentano poi successivamente prospettive di più ampio respiro anche in seno ad ambiti turistici», conclude la sindaca.