Lunedì 14 agosto Time in Jazz fa tappa a Mores e Banari
Intensa vigilia di Ferragosto per il festival diretto da Paolo Fresu che in serata ha in programma anche i concerti a Berchidda dei Farafina e dei Savana Funk con Willy Peyote.
BERCHIDDA. Altra giornata fitta di appuntamenti, musicali e non, lunedì 14 agosto per Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu, che fino a mercoledì vive la sua 36esima edizione, snodandosi tra il centro della manifestazione Berchidda e le altre località del Nord Sardegna che fanno parte del suo circuito.
Il confronto e l’incontro tra diverse generazioni di musicisti, tema evocato dal titolo scelto per questa edizione, “Futura”, calza bene ai due concerti in programma per la vigilia di Ferragosto. Il primo a Mores (ore 11), nei pressi della chiesa di San Giovanni, con un nome storico del jazz nazionale, il sassofonista barese Roberto Ottaviano (classe 1957). Il secondo, dalle 18, a Banari con il concerto del batterista bolognese Gianni Cazzola (classe 1938), decano del jazz nazionale con i suoi 65 anni di carriera musicale. Definito “l’Art Blakey italiano”, nella formazione in scena a Banari, Cazzola riunisce intorno ai suoi piatti e tamburi quattro giovani musicisti in un gruppo pieno di swing: lo “Young Italian Quintet“, composto da Tommaso Profeta al sassofono, Attilio Costantino alla chitarra, Andrea Candeloro al pianoforte e Carlo Bavetta al contrabbasso.
Si concentra come sempre a Berchidda il programma della serata, introdotta alle 19.30 dalla consueta parata per le strade della Rusty Brass, band bresciana di ottoni e percussioni, con la sua avvincente combinazione di suoni e ritmi funk e rock, esotici e balcanici. Altro appuntamento abituale quello con il FestivalBar, la minirassegna ospitata a turno da uno dei bar del paese: già protagonista la sera prima al Museo del Vino, alle 20 torna di scena, stavolta al Bar Centrale, Gabriele Pollina, polistrumentista e percussionista che fonde le melodie ipnotiche dell’Handpan, un particolare strumento a percussione a doppia campana di acciaio, con beat elettronici suonati dal vivo.
Time in Jazz continua poi sul palco “centrale” del festival, in piazza del Popolo, dove dalle 21.30 si esibiranno i Farafina, gruppo originario del Burkina-Faso, e la band bolognese Savana Funk, formazione che incarna l’essenza della live band con jam incendiarie, groove irresistibili e un’invidiabile presenza scenica. I Savana Funk si presenteranno in compagnia di Willie Peyote, considerato una delle figure più interessanti della scena indie nazionale.
Spenti i microfoni e i riflettori sul palco di piazza del Popolo, al via nella piazzetta adiacente con il consueto appuntamento dopo-concerto curato dal batterista berchiddese Nanni Gaias. il suo trio, con Giuseppe Spanu alla chitarra e Pier Piras al basso, accoglie e accompagna un musicista ogni sera diverso sotto l’insegna di Time After Time, un progetto ospitato da Insulae Lab, il centro di produzione della musica jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo, ideato, firmato e fortemente voluto dall’associazione Time in Jazz, con la direzione artistica di Paolo Fresu. Ospite domani la Rusty Brass Band. E al termine, la musica continua nella notte berchiddese con il dj set di Dj Cris.
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