M5S, piattaforma Rousseau e allenza con il Pd
Sulla piattaforma Rousseau oggi si vota per decidere se in occasione delle imminenti amministrative, il movimento può o meno allearsi con i partiti tradizionali. A mio modestissimo avviso è un quesito superfluo che per onestà intellettuale non andrebbe mai posto agli iscritti, ovvero a chi realmente ha creduto che il M5S potesse cambiare il volto della politica italiana. Inoltre, quando si parla di alleanze, è un inutile e patetico soffismo per non dire direttamente “alleanze territoriali col Pd”. Come si può anche solo pensare ad alleanze con un partito di cui il movimento aveva, e forse ancora ha, una considerazione pessima il cui riassunto ideologico è tutto nelle dichiarazioni velenose della Taverna. Dichiarazioni che la stessa, per ovvie convenienze politiche, ha oggi completamente riveduto e modificato, che è poi un modo differente per dire “se l’è rimangiate”. Insomma, anche il M5S dell’età matura, quando i suoi rappresentanti hanno iniziato ad assaggiare il miele offerto dai fasti loculliani dei posti che contano, hanno assunto un’interpretazione plastica dell’onestà politica, in perfetta linea con l’ipocrisia ideologica di tutti gli altri partiti del sistema.
Enrico Fenu