Michele Franco, il sarto montino del «Commissario Ricciardi»
Michele Franco è nato a Monti dove vivono due fratelli, Salvatore e Antonello e una sorella Mattia, (i genitori sono deceduti). Sin dall’adolescenza ha mostrato particolari doti verso la sartoria e la moda.
MONTI. Una settimana fa, quando è andata in onda sulla Rai la seconda puntata dello sceneggiato televisivo “Il commissario Ricciardi” (interpretato magistralmente da Lino Guanciale), una serie tv noir, mistery e melò, ambientato in una Napoli degli anni Trenta, tantissimi montini, appresa la notizia, si sono incollati alla televisione per seguire, con grande interesse, lo sceneggiato, nel quale c’è un po’ di Monti. Il compaesano Michele Franco, infatti, ha realizzato per la fiction i costumi disegnati dalla costumista Alessandra Torella, indossati da attori e attrici che si rifanno agli anni ’30.
Michele Franco svolge, all’interno della rinomata sartoria Farani, l’importantissimo e delicatissimo ruolo di “tagliatore”. Sartoria nata a Torino, nei primi della Rai, e successivamente trasferitasi a Roma, dove continua ad occuparsi di ricostruire costumi di scena non solo per la tv, ma anche per opere teatrali e liriche, a livello nazionale ed internazionale, con alle spalle centinaia di lavori in spettacoli e film di grande successo.
Michele Franco nato a Monti, dove vivono due fratelli, Salvatore e Antonello e una sorella Mattia, (i genitori sono deceduti), sin dall’adolescenza ha mostrato particolari doti verso la sartoria e la moda.
«Ho iniziato giovanissimo – ci racconta al telefono da Roma, tra un impegno e l’altro, – sono andato a lavorare presso una sartoria ad Alghero. Dopo le prime e proficue esperienze professionali, mi sono messo in proprio e ha aperto una sartoria tutta mia a Sassari. Anni bellissimi e gratificanti: nel capoluogo ho avuto la fortuna di vestire la così detta “Sassari bene” non trascurando alcun tipo di clientela».
Nel capoluogo ha organizzato e presentato diverse collezioni. «Tre anni fa, un amico di Cagliari – continua –, che aveva studiato all’Accademia delle Belle Arti a Sassari, mi chiama e mi dice che una fra le più importanti sartorie del mondo cinematografico stava cercando una figura professionale, oggi sempre più rara, quella del “tagliatore” (il ruolo più difficile in sartoria). Faccio il colloquio, la prova e infine l’assunzione: dopo 32 anni di gavetta per me si materializza un sogno. A Roma entro in contatto con una ambiente speciale, la mia vita cambia! Faccio quello che ho sempre desiderato: sviluppo il cartomodello, scelgo i tessuti, studio i tagli, seguo il lavoro delle sarte, e infine controllo la vestibilità del costume sugli attori/attrici».
Michele dal carattere schivo e riservato, rifugge ogni sorta di pubblicità, condivide con i colleghi della sartoria, quest’ultimo successo. «È stato un bel lavoro – conclude il soddisfatto Michele Franco –, dove tutti hanno potuto ammirare le nostre creazioni, specialmente l’eleganza degli abiti femminili di quel periodo, ricchi di fascino e ricerca stilistica, abiti che potrebbero essere attuali». La notizia del lavoro del tagliatore di Monti ha fatto il giro sui social, scatenando comprensibile entusiasmo non solo fra i compaesani e gli amici di Michele, che per altro gli hanno inviato moltissimi apprezzamenti.
Giuseppe Mattioli