• 3 Dicembre 2024
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Milano, Anna Cristina Serra si aggiudica il Premio internazionale di poesia in lingua sarda

Anna Cristina Serra
Nel corso della serata, organizzata dal Centro Sociale Culturale Sardo, è stata ricordata anche Maria Carta con la lettura delle poesie tratte dalla raccolta “Cantu rituale” nella traduzione curata da Clara Farina.

MILANO | 13 marzo 2024. Venerdì 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, è andata in scena al Teatro Dal Verme di Milano la decima edizione del Premio internazionale di poesia in lingua sarda, appuntamento che mancava dal 2008. La manifestazione, dedicata alla memoria del giornalista Paolo Pillonca (presente il figlio Pier Sandro), è stata promossa dal locale Centro Sociale Culturale Sardo con il sostegno di FASI e il patrocinio del Comune di Milano. Coinvolta nell’evento anche la Fondazione Maria Carta.

Giuria e Clara Farina
La giuria con Clara Farina

Il premio ha accolto i componimenti di 137 poeti che sono valutati poi da una giuria presieduta dal professor Simone Pisano, docente di Dialettologia all’Università per Stranieri di Siena. La vincitrice è stata Anna Cristina Serra con la poesia “Crapiteddas”. L’appuntamento ha costituito anche l’occasione per ricordare la produzione poetica della cantante Maria Carta (scomparsa nel 1994), che nel 1975 pubblicò la silloge in italiano “Canto rituale”. Una selezione di questi versi è stata recentemente tradotta in sardo da Clara Farina e pubblicata a cura della Fondazione Maria Carta con il titolo “Cantu rituale”, volume edito dal quotidiano La Nuova Sardegna.

Serreli Mossa Marras e Cervo
Da sini.: Giacomo Serreli, Bastianino Mossa, Leonardo Marras e Giovanni Cervo

Alcune poesie della raccolta sono state declamate dalla stessa Clara Farina, che durante la serata ha letto anche i componimenti premiati nelle diverse categorie del concorso. Il presidente della Fondazione Maria Carta, Leonardo Marras, ha sottolineato l’importanza della pubblicazione del libro “Cantu rituale” per la valorizzazione della poesia in lingua sarda, «la spina dorsale della nostra identità». Marras ha ringraziato il Centro Sociale Culturale Sardo di Milano per l’organizzazione del Premio e a nome della Fondazione ha consegnato al presidente, Giovanni Cervo, una targa ricordo e una copia del libro “Cantu rituale”. Volume donato anche a Bastianino Mossa, presidente della FASI ma anche del Premio di poesia, intervistato in apertura, insieme a Cervo e a Pierangela Abis, responsabile organizzativa del Premio, dal giornalista Giacomo Serreli, che ha condotto la serata. Un saluto, infine, è stato espresso dall’assessore alla Casa e piano quartieri del Comune di Milano Pier Francesco Maran.

La Fondazione ha inoltre curato anche i momenti musicali della serata che ha visto la partecipazione della cantante Maria Giovanna Cherchi, il duo Fantafolk (Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto) e i Tazenda (in versione trio acustico). Ospite l’Ensemble Classica Trio con Romano Pucci al flauto, Fabio Spruzzola alla chitarra, Ivano Brambilla al clarinetto e mandolino.

Maria Giovanna Cherchi i Tanzenda e i fantafolk

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