Monti, nella Cantina del Vermentino l’ultimo incontro del progetto “LuVinu”
Si chiude dopo tre incontri l’iniziativa di valorizzazione e promozione del Vermentino di Gallura Docg.
MONTI | 6 giugno 2024. Terzo e ultimo appuntamento per il progetto di valorizzazione e promozione del Vermentino di Gallura Docg “LuVinu“ (Luoghi del Vermentino: Identitari, Naturali e Unici). Dopo la visita all’azienda di Fabrizio Nieddu e all’azienda agricola Padre Gian Piero, ieri è stata la volta dell’incontro alla Cantina del Vermentino. Ad accogliere e illustrare gli obiettivi ai visitatori è stato il responsabile commerciale Franco Pirastru, mentre l’agronomo Marco Piro ha spiegato le tecniche del conferimento delle uve, le procedure, i controlli e i percorsi. Dal successivo convegno, a cui ha partecipato anche il presidente della Cantina Mauro Murrighile, sono poi emerse notizie, proposte e obiettivi interessanti.
Franco Pirastru, nell’aprire i lavori sul “Futuro del Vermentino Docg”, ha parlato del progetto rivolto ad un target di destinatari interni ed esterni, delle strategie e le azioni progettuali che si concentrano sul rapporto tra ambiente, paesaggio rurale e attività agricole. Il tutto per creare un legame più stretto e consapevole con il territorio, valorizzando non solo il prodotto finito ma anche il contesto culturale e naturale in cui nasce.
Il sindaco di Monti Emanuele Mutzu ha evidenziato il virtuoso percorso intrapreso sull’aggiornamento delle tecniche di allevamento dei viticoltori, finalizzato alla produzione di alta qualità. Il direttore di Promocamera, Luigi Chessa, ha invitato a far squadra e rete per partecipare ai progetti europei che servono a far crescer il territorio. In questa direzione, ha sottolineato Sebastiana Carta, ricordando la collaborazione con la Cantina del Vermentino, Argea ha come obiettivo far arrivare i finanziamenti alle aziende.
Significativi i numeri sul Vermentino di Gallura Docg snocciolati da Pasquale Coi, responsabile regionale di Agroqualità: 1500 ettari coltivati, 50 mila ettolitri e 6 milioni di bottiglie prodotte.
L’economista Carlo Marcetti ha rimarcato come «questa terra sia uno scrigno di qualità, con i viticoltori che hanno sollevato lo sguardo, passando dalla tradizione all’innovazione». Il rappresentante dell’Associazione italiana sommelier (Ais), Luigi Regaglia, ha infine sottolineato l’importante ruolo che riveste l’Ais nell’esaltare le qualità del vino.
Il progetto LuVinu è stato confinaziato da una rete di aziende, con capofila la Cantina del Vermentino di Monti, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale Sardegna 2014-2020 – Progetti Integrati di Filiera (Pif).
Giuseppe Mattioli
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