Monti, i convegnisti del Conavi ospiti della Cantina del Vermentino
Il gruppo è stato accolto dal presidente Mauro Murrighile e da alcuni amministratori.
MONTI | 16 giugno 2024. Un gruppo di convegnisti partecipanti al “X Convegno Nazionale di Viticoltura 2024” (CONAVI), ad Alghero, ha visitato la scorsa mattina la Cantina del Vermentino di Monti, nell’ambito degli incontri nelle aziende della Gallura. Gli ospiti sono stati accolti dal presidente Mauro Murrighile, da alcuni amministratori, dal responsabile commerciale Franco Pirastru e dall’agronomo Marco Piro.
Il convegno, ritenuto il principale evento scientifico italiano sulla viticoltura, è stato organizzato dai docenti del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, Giovanni Nieddu e Luca Merceraro, in collaborazione con le agenzie regionali Agris e Laore, il patrocinio della Accademia dei Georgofili, Accademia Italiana della vite e del vino, Città del vino, con il contributo di numerose aziende.
Gli organizzatori, fra le eccellenze del settore, hanno coinvolto la Coop montina. Il gruppo ha prima visitato lo stabilimento, poi, nella cantina di invecchiamento, è avvenuta la degustazione dei rinomati vini dell’azienda, guidata dal responsabile commerciale Franco Pirastru e dal sommelier Pier Paolo Fiori, che faceva parte dei congressisti.
Giovanni Nieddu, profondo conoscitore della realtà vitivinicola sarda, ha illustrato le tematiche del convegno spiegando che avranno certamente ricadute sulla viticoltura sarda, perché sono state affrontate criticità quali: biodiversità, miglioramento genetico e vivaismo viticolo; gestione del vigneto, risposta allo stress abiotici e adattamento ai cambiamenti climatici; la viticoltura sostenibile, approcci agronomici e tecniche innovative nella difesa del vigneto; i sistemi ecosistemici, l’enoturismo, paesaggio e tutela del territorio.
Sul valore culturale dell’evento Nieddu ha dichiarato: «Il Conavi è una manifestazione scientifica di altissimo livello, varata dalle principali università italiane e dal gruppo di “viticoltura” della “Società Ortofrutticoltura Italiana” (SOI), che si svolge dal 2006 con cadenza biennale e consente il confronto tra ricercatori e tecnici che operano nelle principali istituzioni di ricerche, negli enti e nelle imprese del settore viticolo. Rappresenta, non solo il punto di riferimento nel panorama della viticoltura italiana – ha concluso Giovanni Nieddu –, ma un occasione di incontro e confronto, attesa da chi si occupa di ricerca, trasferimento dell’innovazione didattica, che tornerà utile ai nostri viticoltori».
Ripartendo da Monti, il docente universitario a nome dei convegnisti ha ringraziato per l’ospitalità ricevuta e l’apprezzamento per i vini degustati.
Giuseppe Mattioli
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